Non bastasse il modulo, non bastasse l'atteggiamento, non bastassero certi schemi firmati Antonio Conte -vedi quei lanci di prima sulle punte eseguiti dagli esterni pressati, i veli di Eder su Pellè, gli inserimenti alternati di Parolo e Giaccherini..- non bastasse insomma l'evidenza, potremmo sempre ricorrere alla scienza per capire quanto incide Antonio Conte da allenatore. Diventassimo d'un tratto ciechi e incompetenti in materia calcistica, potremmo comunque servirci di uno studio di Costanza Torricelli, professore ordinario di Metodi Matematici dell'Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, apparso nel 2014 come Cefin Working Papers No 46 . La ricerca, condotta insieme a Luca Mirtoleni e Maria Cesira Urzì Brancati, citata di recente nel libro "La scienza dei goal" (Hoepli, 2016), prova a calcolare l'apporto, e dunque il valore oggettivo di 55 tecnici che hanno allenato in Serie A dal 2011 al 2014, a partire dai punti raccolti da ognuno. Tra questi, naturalmente, l'attuale Ct Antonio Conte. Stimato l'effetto di alcuni fattori indipendenti dall'allenatore, come la qualità dei giocatori rappresentata dal monte ingaggi, l'intera cifra spesa nel calciomercato e il numero di partite giocate nelle coppe, una volta azzerato l'effetto dell'allenatore, gli autori si sono serviti di un particolare metodo di analisi statistico, chiamato bootstrapping. Questo metodo "permette di creare artificialmente con 10 mila interazioni una distribuzione casuale dei punti che la stessa squadra avrebbe ottenuto nel caso in cui non avesse avuto l'allenatore in panchina, ma si fosse affidata al caso" (La scienza dei goal, p.39). Sono stati così contrapposti i punti ottenuti da questo tecnico "artificiale" a quelli di ogni singolo allenatore umano. Un mister di valore risulta essere allora quello che ha conseguito risultati migliori rispetto a quelli simulati. Di tutti i 55 presi in considerazione, indovinate un po' quali e quanti allenatori hanno superato il test del paragone con i risultati casuali? Soltanto due: al secondo posto troviamo Guidolin con 0,37 punti in più a partita rispetto al calcolatore, al primo, con 0,42 in più, proprio lui, il nostro, stavo per dire "inimitabile", Ct.