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    Tutta la verità su Vlahovic: Commisso detta le condizioni, alla Juve servono 70 milioni e l'attaccante non ha fretta

    Tutta la verità su Vlahovic: Commisso detta le condizioni, alla Juve servono 70 milioni e l'attaccante non ha fretta

    • Nicola Balice
    Una volta ancora, una volta di più, gli occhi di tutto il mondo del calcio saranno addosso a Dusan Vlahovic. È inutile girarci attorno, per il centravanti serbo non potrà essere una partita come tutte le altre quella dell'Allianz Stadium. Perché la Juve è ancora uno dei club maggiormente interessati a lui, lo è da tempo e farà tutto il possibile per provare a vincere questa corsa all'oro di fatto ufficializzata da Rocco Commisso con quell'ormai famosa lettera con cui annunciava l'interruzione delle trattative per il rinnovo. Sia chiaro, Vlahovic non è in alcun modo definibile già un calciatore della Juve, anzi. Però la pressione che i tifosi viola gli stanno mettendo addosso di recente, con l'apice della contestazione toccata a Venezia quando ha ricevuto fischi e insulti (tra cui il celebre “Gobbo di...”) dal settore ospite dopo l'inattesa sconfitta, è figlia anche della paura di vedere anche Vlahovic vestirsi di bianconero dopo i bocconi amari ingoiati con Federico Bernardeschi e Federico Chiesa, che hanno comunque portato nella casse viola rispettivamente 40 e 60 milioni. Provando a mettere ordine: Vlahovic vuole lasciare la Fiorentina ma non ha fretta, la Fiorentina senza rinnovo vuole vendere Vlahovic e punta a farlo già a gennaio dettando le proprie condizioni, la Juve vuole Vlahovic ma non è ancora nelle condizioni di avvicinare le richieste viola, Vlahovic strizza l'occhio alla Juve ma non dice di no a eventuale offerte di club di pari fascino o in questo momento superiori per possibilità economiche. 

    LA FIORENTINA – La posizione della Fiorentina è quindi piuttosto chiara, ma non è così semplice riuscire a ottenere tutto ciò che Commisso vorrebbe. Il prezzo fissato è ancora quello di 75 milioni, la cifra prevista dalla clausola rescissoria che avrebbe messo sul nuovo contratto se solo non fosse saltato per aria: cifra che può salire in caso di asta, che può però pure scendere (non troppo) nel caso in cui alla porta della Fiorentina dovesse poi perdere la posizione di forza che ritiene ancora di avere. E al netto di nervi scoperti, rivalità, rapporti tesi, una volta deciso di voler vendere Vlahovic alla fine Commisso accetterà l'offerta migliore possibile. Che si sta cercando in Premier, l'interesse dell'Arsenal è concreto ma non scalda il cuore di Vlahovic. Ma se poi arrivasse la Juve con un'intesa già trovata con Vlahovic e il suo entourage, sarà solo una questione di soldi e non di principio.

    LA JUVE – Questo la Juve lo sa, difficilmente avrà sconti, ancor più difficilmente potrà lavorare su una formula simile a quella che ha portato Chiesa a Torino. Un accordo col giocatore non sarebbe difficile da trovare, già da tempo vanno avanti i dialoghi con i suoi agenti e il progetto convince anche Vlahovic. Ma servono i soldi, tanti, probabilmente subito. Anche perché di mezzo ci sarebbero pure una decina di milioni di commissioni, mica pochi. Soldi che ora la Juve non ha a disposizione. Li deve trovare, inevitabilmente dal mercato. Motivo per cui si stanno valutando opzioni low cost per il centrocampo dopo aver coccolato a lungo il sogno Tchouameni. Motivo per cui si cercano acquirenti per giocatori fuori progetto (vedi Aaron Ramsey), assolutamente sacrificabili (Adrien Rabio ma anche Weston McKennie), che hanno tanto mercato e poco spazio (su tutti Dejan Kulusevski). E poi in caso di assalto a Vlahovic si taglierebbe corto sul fronte Morata, che non verrebbe riscattato per 35 milioni.

    VLAHOVIC – All'Arsenal, per ora, dice di no. Alla Juve direbbe di sì. Ma direbbe di sì anche ad altri club, che stanno studiando la situazione, dai due di Manchester in poi. E Vlahovic non ha fretta, lui proprio non ne ha. Sapendo anche che in estate si innescherà un effetto domino di centravanti (da Mbappé ad Haaland passando per Kane) che potrà liberare la casella del numero 9 in tanti top club. Intanto domani tornerà all'Allianz Stadium, dove già un anno fa ha saputo fare il fenomeno. Le misure le ha già prese, in tanti (Max Allegri su tutti) gli darebbero già le chiavi dell'armadietto.

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