Turrini a CM: 'Leclerc è il fidanzato d’Italia, c'è un aneddoto su di lui. Binotto come Bearzot al Mondiale '82'
“Puoi dirlo forte. Ormai Carletto Leclerc è il fidanzato d’Italia”.
E dietro l’angolo c’è Imola.
“Credo sarà un evento epocale. È dai tempi di Schumi che la Rossa non si presentava con queste premesse sulla pista intitolata al Drake e a suo figlio Dino. C’è già il tutto esaurito, pensa te”.
Te l’aspettavi una Ferrari così, nel 2022?
“No, no! Ho già spiegato che la storia di Mattia Binotto comincia a somigliare sempre a quella del Bearzot del Mundial 1982”.
Dalle pernacchie alla apoteosi.
“Esatto. Sai, la cosa impressionante non è tanto Carletto, si sapeva che era un fenomeno. Qui e’ la macchina a sbalordire. Vedi, la Red Bull di Verstappen spacca il motore due volte su tre perché deve forzare per reggere il ritmo della Ferrari”.
E non l’avremmo mai detto.
“Per niente. Così come è netto il margine sulla Mercedes. Hamilton è costretto a guidare da taxista, non so se mi spiego”.
Mentre Carletto…
“Ti racconto un aneddoto. Ultimo inverno. Sono a casa una sera e mi arriva una videochiamata di Gino Rosato, che è un personaggio ormai storico del reparto corse del Cavallino. Mi fa: c’è qui un amico che ti vuole salutare. Gira la telecamera e appare Leclerc. Mi dice: vedi di essere in forma a primavera, perché ti assicuro che ci divertiremo”.
Profetico.
“Beh, credo che Carletto abbia accumulato una frustrazione enorme, durante la traversata del deserto. Sapeva di valere il top, adesso lo sta dimostrando”.
Ultima cosa: c’è una Ferrari nella volata scudetto?
“Eh, da interista prima del Derby d’Italia ero già rassegnato! Dipende da quello che combineranno Milan e Napoli in questa giornata. Intanto, ti segnalo che Binotto, cuore nerazzurro anche lui, è un grande fan di Simone Inzaghi…”
di Daniela Bertoni