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  • Turrini a CM: 'L'Italia del curling è commovente, altro che gli haters da smartphone. La Fontana come Dybala'

    Turrini a CM: 'L'Italia del curling è commovente, altro che gli haters da smartphone. La Fontana come Dybala'

    Caro Leo Turrini, tu che lo sapevi che eravamo i re del curling?
    “Io ho sempre saputo una cosa diversa”.

    Sentiamo.
    “A me commuove una Italia di giovani che evitano di pigiare i tasti di uno smartphone per essere haters e invece si pigliano su e vanno a fare allenamento inseguendo un sogno. Come ad esempio Stefania Constantini e Amos Mosaner”

    Di cui ignoravamo tutti l’esistenza fino a qualche giorno fa.
    “E c’è una cosa simbolica che rende ancora più iconica la loro impresa nel curling, lui aviere e lei commessa in un negozio di abbigliamento”.

    Sentiamo.
    “Hanno vinto l’oro nell’impianto che nel 2008 si chiamava Water Cube e ospitava le gare del nuoto. Lì Michael Phelps stabili’ il record degli otto ori in piscina e lì Federica Pellegrini trionfò nei 200 stile libero. È un posto magico, ci sono stato, i comunisti cinesi adesso lo hanno riempito di ghiaccio e infine sono arrivati i nostri eroi con le zucche magiche”.

    Ma non è surreale che da un Paese che ha appena 400 tesserati per il curling arrivi addirittura un oro olimpico?
    “Surreale è stato il modo in cui la mia Inter ha perso il derby, semmai. Qui è tutto vero. Piccolo è bello, si diceva una volta. Vale anche per Amos e Stefania. Hanno fatto una impresa paragonabile allo scudetto del Cagliari di Gigi Riva, visto che qui in questo ameno sito vi occupate di calcio. Insomma, C’è un’altra Italia, oltre i veleni. Basta cercarla. E Dobbiamo imparare a volerle bene”.

    E Malagò?
    “Disperato! Figurati un piacione come lui, relegato in un Covid hotel. Visti i risultati, mi sono raccomandato: deve rimanere recluso fino a fine Olimpiade”.

    Ieri c’era stata l’impresa di Arianna Fontana.
    “Ari è la Paulo Dybala dello short track”.

    In che senso?
    “Anche lei ha un rapporto difficile con il suo club, che poi nel caso specifico è la federazione. Ci litiga da anni”.

    Si vede che le giova.
    “Arianna è una fuoriclasse, sin da quando era una adolescente sedici anni fa ai Giochi di Torino. E ai campioni conviene concedere la libertà di gestirsi come credono. Purché facciano la differenza”.

    Dovresti spiegarlo ad Arrivabene, a proposito di Dybala.
    “Vedrai che lo capisce”.

    di Daniela Bertoni

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