Turrini a CM: 'Hamilton nella storia, ma che differenza con Schumi! Leclerc? Come CR7 alla Juve Stabia...'
Caro Leo Turrini, il giorno è arrivato: al Nurburgring Lewis Hamilton ha eguagliato il record di vittorie di Michael Schumacher, 91 a testa.
"Le vittorie non solo si contano. Si pesano anche".
Tradotto?
"Hamilton è un gigante ma ha faticato meno di Schumi, in carriera. La Rossa del Kaiser fu dominante solo nel 2002 e nel 2004. La Mercedes corre da sola dal 2014. Fa differenza, secondo me".
Magari sei un po’ di parte.
"Ah, sicuro. Io ero in Belgio nel 1991 quando Michael debuttò ed ero in Brasile quando si ritirò definitivamente dalle corse, nel 2012 in Brasile. Una vita! Ma non voglio sminuire Lewis, ci mancherebbe. Pensa che nel 2006 stavo a Shanghai quando Schumi conquistò il suo novantunesimo trionfo. Scrissi che era un record destinato a durare per sempre. Se non altro, è un errore che mi posso perdonare".
Intanto la Ferrari...
"Mi limito ad osservare che Crozza al posto di Binotto non potrebbe fare peggio. È un peccato avere un pilota come Leclerc e dargli una macchina così. È come se Cristiano Ronaldo giocasse nella Juve Stabia, con tutto il rispetto".
A proposito di miti: Valentino è caduto un’altra volta.
"E io immagino la gioia dei leoni da tastiera".
Prego?
"Ma sì, funziona così, non lo sai? Rossi è vecchio, Rossi è patetico, Rossi deve smettere. Il classico repertorio da odiatori".
Quando invece...
"Invece io penso che Vale abbia il diritto di decidere da solo il suo futuro. A me è piaciuta la scelta di Alberto Tomba, che si ritirò dopo aver vinto l’ultimo slalom cui si iscrisse. Ma non criticherò mai Rossi. Se ha una idea diversa, fa bene a portarla avanti".
Certo che questo Motomondiale senza padroni è molto divertente.
"Magari non per Dovizioso, che a Le Mans ha sprecato una occasione. Comunque la Ducati ha vinto, Petrucci è stato magnifico sul bagnato ma io le strategie dei miei amici di Borgo Panigale non le comprendo".
Dici che non stanno aiutando il Dovi?
"Passiamo alla prossima domanda, dai".
Ci sarebbe anche da parlare della minaccia Covid sul campionato.
"Eh, il pericolo mica riguarda solo la nostra Serie A. È un’ansia che si estende a tutto il mondo dello sport, ferme restando le conseguenze sulla vita di ognuno di noi".
Soluzioni?
"Guarda, la ricetta miracolosa non la possiede nessuno. Discutere di protocolli e di verdetti a tavolino lascia il tempo che trova. D’altronde, lo sappiamo già: fosse in arrivo la seconda ondata della pandemia, le decisioni verranno prese altrove. Inevitabilmente. Piuttosto, c’è qualcosa che chi governa il calcio, in Italia e in Europa, potrebbe fare".
Sentiamo.
"I Romani dicevano: si vis pacem para bellum. Se vuoi la pace, preparati alla guerra! Sperando non sia necessario farvi ricorso, qui serve un piano B. Senza aspettare mesi, perché certe cose vanno deliberate in anticipo. A garanzia di tutti. Mi riferisco ai play-off per lo scudetto. Gravina e il ministro Spadafora hanno ragione, per una volta insieme.Nel caso, meglio essere pronti".
Secondo te Inter-Milan si giocherà?
"Me lo auguro ma non riesco ad essere ottimista".
"Le vittorie non solo si contano. Si pesano anche".
Tradotto?
"Hamilton è un gigante ma ha faticato meno di Schumi, in carriera. La Rossa del Kaiser fu dominante solo nel 2002 e nel 2004. La Mercedes corre da sola dal 2014. Fa differenza, secondo me".
Magari sei un po’ di parte.
"Ah, sicuro. Io ero in Belgio nel 1991 quando Michael debuttò ed ero in Brasile quando si ritirò definitivamente dalle corse, nel 2012 in Brasile. Una vita! Ma non voglio sminuire Lewis, ci mancherebbe. Pensa che nel 2006 stavo a Shanghai quando Schumi conquistò il suo novantunesimo trionfo. Scrissi che era un record destinato a durare per sempre. Se non altro, è un errore che mi posso perdonare".
Intanto la Ferrari...
"Mi limito ad osservare che Crozza al posto di Binotto non potrebbe fare peggio. È un peccato avere un pilota come Leclerc e dargli una macchina così. È come se Cristiano Ronaldo giocasse nella Juve Stabia, con tutto il rispetto".
A proposito di miti: Valentino è caduto un’altra volta.
"E io immagino la gioia dei leoni da tastiera".
Prego?
"Ma sì, funziona così, non lo sai? Rossi è vecchio, Rossi è patetico, Rossi deve smettere. Il classico repertorio da odiatori".
Quando invece...
"Invece io penso che Vale abbia il diritto di decidere da solo il suo futuro. A me è piaciuta la scelta di Alberto Tomba, che si ritirò dopo aver vinto l’ultimo slalom cui si iscrisse. Ma non criticherò mai Rossi. Se ha una idea diversa, fa bene a portarla avanti".
Certo che questo Motomondiale senza padroni è molto divertente.
"Magari non per Dovizioso, che a Le Mans ha sprecato una occasione. Comunque la Ducati ha vinto, Petrucci è stato magnifico sul bagnato ma io le strategie dei miei amici di Borgo Panigale non le comprendo".
Dici che non stanno aiutando il Dovi?
"Passiamo alla prossima domanda, dai".
Ci sarebbe anche da parlare della minaccia Covid sul campionato.
"Eh, il pericolo mica riguarda solo la nostra Serie A. È un’ansia che si estende a tutto il mondo dello sport, ferme restando le conseguenze sulla vita di ognuno di noi".
Soluzioni?
"Guarda, la ricetta miracolosa non la possiede nessuno. Discutere di protocolli e di verdetti a tavolino lascia il tempo che trova. D’altronde, lo sappiamo già: fosse in arrivo la seconda ondata della pandemia, le decisioni verranno prese altrove. Inevitabilmente. Piuttosto, c’è qualcosa che chi governa il calcio, in Italia e in Europa, potrebbe fare".
Sentiamo.
"I Romani dicevano: si vis pacem para bellum. Se vuoi la pace, preparati alla guerra! Sperando non sia necessario farvi ricorso, qui serve un piano B. Senza aspettare mesi, perché certe cose vanno deliberate in anticipo. A garanzia di tutti. Mi riferisco ai play-off per lo scudetto. Gravina e il ministro Spadafora hanno ragione, per una volta insieme.Nel caso, meglio essere pronti".
Secondo te Inter-Milan si giocherà?
"Me lo auguro ma non riesco ad essere ottimista".