Turrini a CM: 'Giapponesi in lutto per Kessie. Jacobs nuovo re dei 100m? Come l'Atalanta che vince la Champions'
“Lascia stare, qui i volontari giapponesi sono tutti in lutto per Kessie. Pensa che gli ivoriani sono andati in vantaggio sulla Spagna al primo minuto di recupero ma hanno beccato subito il pareggio e poi altri tre gol ai supplementari!”
Meglio se parliamo d’altro.
“Sì, di Eduardo De Filippo”.
Prego?
“Guarda, non è vero ma ci credo. Domani dopo 17 anni i 100 metri avranno un nuovo re. E potrebbe essere italiano”.
Addirittura.
“Marcellino pane e vino ha fatto una cosa pazzesca. 9”94 per Jacobs in batteria, record nazionale. Solo un canadese è stato più veloce di lui”.
Pensi possa vincere?
“Sarebbe una cosa come l’Atalanta che alza la Champions. Certo in finale devi correre sotto i 9”90 solo per aspirare ad una medaglia, ma quella di Marcellino è una favola cui manca solo il lieto fine. Peccato che il suo record sia stato salutato dal silenzio dello stadio e non da un boato, ma questo purtroppo vale per tutti”.
Con i giapponesi come va?
“Ci hanno preso in simpatia. Intuiscono che noi italiani siamo sfiniti dagli argenti e dai bronzi e cominciano a tollerare un po’ la nostra indisciplina. Ad esempio se fumi una sigaretta di nascosto non si precipitano più ad amputarti la falange del dito medio. Inoltre sono tutti in pena per il povero Malagò”.
Che succede al presidente?
“Quando dalla foresta di Sherwood è improvvisamente sbucato un arciere ottomano a negare l’oro a Nespoli, il presidente del CONI ha di nuovo assunto un bel colorito blu”.
Comunque è una Olimpiade piena di storie italiane.
“Hai ragione. Oggi sono andato a vedere Simona Quadarella, grande tifosa romanista, fan di Mourinho. È stata bravissima, bronzo negli 800 dietro due fenomene come l’americana Ledecky e l’australiana Titmus. E ho ammirato la Pellegrini che nuotava nella stessa piscina nella stessa gara con Dressel, lo Squalo statunitense. Per inciso queste gare miste uomo donna sono stupende, magari ci aiuteranno a smetterla di chiederci chi ama chi, sarebbe ora. Poi mi sono spostato nel tempio del sumo, lo sport giapponese per ciccioni con chiappe gigantesche, per invitare Irma Testa a tentare il tiro a giro come Insigne ma non c’è stato niente da fare”.
Cosa c’entra Insigne, adesso?
“Ci voleva il colpo a giro per abbattere la filippina furiosa, ma va bene anche il bronzo, nella boxe femminile è un risultato senza precedenti. Posso aggiungere una cosa?”
L’ultima.
“L’arco e il sollevamento pesi stanno per ora contribuendo per il venti per cento al medagliere italiano. È come se un quinto dei convocati di Mancini giocassero nello Spezia e nell’Empoli. Piccolo è bello, anzi bellissimo. Ma è una cosa che fa pensare”.
di Daniela Bertoni