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Turrini a CM: 'Bagnaia è riuscito là dove anche Valentino Rossi aveva fallito. Lezione Ducati alla Ferrari'
“Ci insegna che la Ducati ha battuto la Ferrari”.
Cominciamo bene.
“Posso essere ancora più cinico: anche la Ducati ha battuto la Ferrari”.
Ma dai.
“Seriamente: nel 2007 la Rossa di Borgo Panigale vinse l’ultimo titolo iridato con Stoner, l’australiano, in sella. In pratica contemporaneamente Raikkonen fece felici i ferraristi in Brasile. Ecco, l’attesa è finita solo a Borgo Panigale”.
Non a Maranello.
“Esatto. Se vuoi questa è una lezione. Aggiungi che Pecco è riuscito là dove persino il suo mentore Valentino aveva fallito. Iridato su moto italiana, cinquant’anni dopo Agostini con la Mv”.
È qualcosa di grosso.
“Guarda, io vedo in questo capolavoro un trionfo di una certa idea sana dell’Italia. Ducati è la esaltazione del piccolo e’ bello, come si diceva un tempo. L’azienda non ha le dimensioni dei colossi giapponesi ma li ha battuti, valorizzando la creatività e l’ingegno. Penso a figure come Claudio Domenicali, l’amministratore delegato, e come Gigi Dall’Igna, il leader tecnico. C’è una cultura audace del lavoro, dietro e dentro il risultato”.
Bagnaia può aprire un’era?
“Dipende da Bastianini”.
Prego?
“In questo momento Ducati vanta una superiorità tecnologica che forse nemmeno il miglior Marquez sulla Honda potrà intaccare”.
E allora?
“Allora Bastianini è un altro che va fortissimo, Ducati ha scelto di metterlo insieme a Pecco nel team ufficiale, a me l’accoppiata 2023 fa venire in mente Senna e Prost in McLaren ma ci penseranno a Borgo Panigale”.
Bagnaia ha recuperato 91 punti a Quartararo, il francese della Yamaha. In serie A chi potrebbe imitarlo?
“Bella domanda! Non so come finirà tra Juve e Inter, ma qui le cose stanno prendendo una piega che solo il Milan può immaginare di rimontare il Napoli, che è più solido della Yamaha di Quartararo”.
Pioli come Pecco?
“O lui o nessuno”.
di Daniela Bertoni