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    Turchia, le pagelle di CM: qualcuno ha visto Calhanoglu? Celik è un disastro

    Turchia, le pagelle di CM: qualcuno ha visto Calhanoglu? Celik è un disastro

    • Federico Zanon, inviato a Roma
    Cakir 6,5: superlativo sulla zuccata di Chiellini e sul tentativo di Spinazzola, prova a tenere a galla  la Turchia, ma non è sufficiente. 

    Celik 4: spinge poco e perde nettamente il duello con Spinazzola. Partita sciagurata.

    Demiral 4,5: primo tempo di grande sostanza, l’autogol fa scendere in picchiata il voto. Gli toglie certezze, cambia la partita della Turchia. 

    Soyuncu 5,5: primo tempo di grande autorità, si sgretola nella ripresa come il resto del reparto. 

    Meras 5: Berardi si prende gioco di lui, si conferma l'anello debole.

    Yokuslu 5: uomo d’ordine, di filtro, calcisticamente poco educato e non perde l'occasione per dimostrarlo. Rischia di regalare all’Italia il 2-0 (dal 65’ Kahveci 5: nessun segnale della sua presenza)

    Karaman 5: tanta corsa, poca qualità. Non dà sostegno a Celik (dal 76’ Dervisoglu 5: impalpabile)

    Tufan 5:  lento nel giropalla, nullo negli inserimenti, finisce nella morsa dei centrocampisti azzurri (dal 65’ Ayhan 5: può giocare in mezzo al campo, ma non è decisamente il suo ruolo. Soprattuto questa sera)

    Yazici 4,5: trotterella per il campo a caccia di una posizione che non trova mai. Lontano parente del giocatore devastante visto con il Lille (dal 46’ Under 5,5: entra con la voglia di spaccare il mondo, in quello che è stato il suo stadio. Fumo, tanto fumo)

    Calhanoglu 4: chi l'ha visto? Nessuna idea, nessuna giocata, nessuna invenzione, poca copertura, tanti errori gratuiti. Doveva essere la sua partita, finisce in un vortice di mediocrità insieme ai compagni. 

    Yilmaz 5: primo tempo di grande sacrificio, poco servito cerca un modo di limitare la costruzione dal basso degli Azzurri. Prova a fare a sportellate, ma serve a poco.

    Gunes 5: squadra con un atteggiamento offensivo, ma solo sulla carta. La sua Turchia non dà mai l'idea di poter fare male all'Italia.

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