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    Troppo Milan per il Venezia: Pioli è il grande artefice di una squadra che può e deve credere allo scudetto

    Troppo Milan per il Venezia: Pioli è il grande artefice di una squadra che può e deve credere allo scudetto

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Troppo Milan e troppo poco Venezia. Chiariamo subito, però, che i meriti della squadra di Pioli, che stravince al di là del 3-0 finale, sono superiori ai demeriti di quella di Zanetti. Subito in vantaggio grazie a Ibrahimovic, i rossoneri ottengono il terzo successo consecutivo dominando nel primo tempo e poi dilagando nella ripresa con una prova di forza, ricca di gioco e personalità. E’ facile sottolineare le grandi prestazioni di Leao che ispira il gol dell’1-0 e di Theo Hernandez che firma la sua prima doppietta da capitano, mentre è difficile trovare qualcuno che abbia deluso perché anche Bakayoko si rivela determinante in mezzo al campo, mentre la coppia di riserva in difesa Gabbia-Kalulu non fa rimpiangere l’infortunato Kjaer e gli indisponibili Romagnoli e Tomori, assenti per Covid. Anche così si spiega il fatto che dopo quattro partite Maignan finisce imbattuto e mai come stavolta disoccupato, per la gioia di Pioli che è il grande artefice di questo Milan più che mai in corsa per lo scudetto.  

    SUBITO IBRA - Stavolta Ibrahimovic gioca dall’inizio al posto di Giroud e si fa subito perdonare per il rigore fallito contro la Roma. Leao scatta sulla sinistra e sul suo perfetto cross al centro lo svedese non ha difficoltà a deviare da pochi passi il pallone dell’1-0, approfittando della libertà concessagli da Ceccaroni e Svoboda, i due disastrosi difensori centrali del Venezia. Sono passati meno di 3’ e il Milan non potrebbe incominciare meglio la sfida contro il Venezia che in casa aveva fatto soffrire anche l’Inter, prima di arrendersi soltanto nel finale.

    LA DIFFERENZA LEAO - La squadra di Zanetti prova a ripartire, ma non basta la spinta di Aramu perché i rossoneri controllano con grande sicurezza. Merito di Tonali che si conferma in grande condizione, ma anche del suo compagno di reparto Bakayoko, preferito a Krunic, finalmente in ripresa, dopo le troppe incertezze nella prima parte della stagione. La differenza, però, la fa sempre Leao con le sue accelerazioni sulla sinistra, con l’unico difetto di non saper concludere quando ne ha la possibilità. Ibrahimovic per la verità rimane un po’ isolato, ma il Milan riesce ugualmente a rendersi pericoloso con una punizione di Theo Hernandez e una grande conclusione di Florenzi che esaltano i riflessi di Romero.

    RADDOPPIO THEO - Soltanto nel finale del primo tempo il Venezia riesce ad avvicinarsi a Maignan, ma il portiere francese non deve fare gli straordinari come contro a Roma, perché davanti a lui la coppia difensiva di riserva Gabbia-Kalulu non concede spazi a Henry e Okereke. Con Messias al posto di Saelemaekers all’inizio della ripresa, la squadra di Pioli riesce a raccogliere subito quanto aveva seminato nei primi 46’. E ancora una volta è Leao ad avviare l’azione lanciando sulla sua corsia Hernandez che va alla sua maniera, semina Mazzocchi e batte Romero con un sinistro sotto la traversa. 

    TRIS THEO - Colpito e affondato nella sua laguna, il Venezia scompare definitivamente e il Milan può divertirsi. Ibrahimovic ha sui piedi il pallone del 3-0 ma Svoboda riesce a respingere, ripetendosi subito dopo sulla linea di porta, ma con un braccio, sulla ribattuta di Hernandez. Rigore ed espulsione, con lo stesso Hernandez che trasforma dal dischetto. E a quel punto con il Venezia in dieci e un quarto d’ora abbondante ancora da giocare, Pioli può concedersi un tranquillo turnover, inserendo prima Rebic per Leao e poi la coppia Giroud-Maldini al posto di quella titolare Ibrahinovic-Diaz. Con l’ultimo regalo a Luca Stanga che nel finale rileva Florenzi e fa così il suo debutto in serie A, felice di anticipare nel modo migliore la festa per i suoi primi vent’anni che compirà tra due domeniche. Quella sera il Milan affronterà la Juventus a San Siro e in ogni caso la guarderà dall’alto in basso, grazie a una classifica da grande squadra che può e deve continuare a credere nello scudetto.

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    IL TABELLINO

    VENEZIA-MILAN  0-3

    VENEZIA (4-3-1-2): Romero; Mazzocchi, Svoboda, Ceccaroni, Haps; Cuisance (dal 15’st Kiyine), Ampadu, Busio (dal 33’st Fiordilino); Aramu (dal 15’st Johnsen); Henry (dal 15’st Crnigoj), Okereke (dal 44’st Bjarkason). All. Zanetti

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (44’st Stanga), Kalulu, Gabbia, Hernandez; Tonali, Bakayoko; Saelemaekers (dal 1’st Messias), Diaz (dal 28’st Maldini), Leao (dal 17’st Rebic); Ibrahimovic (dal 28’st Giroud) . All. Pioli

    AMMONITI: 5’pt Saelemaekers (M), 37’pt Gabbia (M), 11’st Ceccaroni (V), 28’st Tonali (M)

    ESPULSI: 13’st Svoboda (V)

    MARCATORI: 2’pt Ibrahimovic (M), 3’st Hernandez (M), 14’st Hernandez (R) (M)

    ASSIST: 2’pt Leao (M), 3’st Leao (M)

    ARBITRO: Massimiliano Irrati di Pistoia.

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