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    Tronchetti: 'Thohir uomo di transizione, non c'era nulla da risanare. Ora Suning fa sul serio e su Messi...'

    Tronchetti: 'Thohir uomo di transizione, non c'era nulla da risanare. Ora Suning fa sul serio e su Messi...'

    L'ex vicepresidente dell'Inter Marco Tronchetti Provera ha rilasciato un'intervista a Il Giornale parlando del momento nerazzurro: "È iniziato un nuovo percorso: il gruppo Suning è arrivato quando i giochi erano già stati fatti, la gestione già impostata. In questi mesi hanno fatto esperienza e ora passeranno all'azione. E vedo grande impegno".

    Come giudica la presidenza Thohir?
    "Una transizione. E in quanto tale è stato un periodo che ha lasciato incertezze: nel calcio e negli affari se non c'è un percorso chiaro a breve e medio termine, è difficile avere ambizioni".

    Si dice: Thohir ha risanato le finanze del club.
    "Non c'era nulla da risanare: Moratti aveva fatto un percorso lungo e di successo ed era una garanzia per l'Inter. Thohir si è presentato come un'opportunità, invece poi si è rivelato una transizione. Adesso finalmente l'Inter torna ad essere una società che ha alle spalle un gruppo che ha forza e volontà di rilanciarla ai livelli che merita".

    Cosa può raccontare della famiglia Zhang?
    "Mi lasci dire di Steven, un giovane serio che si è impegnato prima di tutto a capire la realtà in cui si è calato. Si è stabilito a Milano e sta studiando l'italiano: sta facendo le cose giuste per il compito che si è assunto. E, sono sicuro, per avere successo nelle scelte che farà".

    Conte o Spalletti?
    "Non mi pronuncio: bisogna lasciare alla società le sue responsabilità. E supportarla. Mi permetto solo un unico consiglio: è l'ora di decidere. I campionati sono finiti e il momento è delicato".

    Una curiosità: cosa pensa del caso Gabigol?
    "Come si dice: è un black box. Un mistero, anche per me".

    Sogna ancora Messi all'Inter?
    "Messi è un simbolo, il più grande degli ultimi decenni: è la creatività del calcio. Poi ci sono altri grandissimi campioni come ad esempio Neymar, Cristiano Ronaldo, Gabriel Jesus. Messi però è il simbolo della fantasia e il calcio deve regalare sogni".

    Anche in tempi di fairplay finanziario?
    "Un grande campione fa sempre la differenza".

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