Trofeo Bortolotti, Atalanta super: 5-2 all'Udinese, Denis, Livaja e Baselli show
Bergamo, Trofeo Achille e Cesare Bortolotti: l'Atalanta demolisce l'Udinese con un perentorio 5-2, mostra un buon calcio e dimostra di aver ben assimilato i rudimenti del 4-3-3 che dovrebbe accompagnarci durante l'anno. Ottima sgambata che fa morale e da l'occasione anche ai giovani aggregati alla rosa di mettere nella gambe un pò di calcio "dei grandi". Ma niente voli pindarici, è solo calcio d'agosto.
ATALANTA (4-3-3):
Consigli (1' st Sportiello);
Bellini (1' st Nica), Stendardo (10' st Lucchini), Yepes (1' st Capelli), Del Grosso (17' st Brivio);
Migliaccio (17' st Kone), Cigarini (1' st Baselli), Carmona (17' st Gagliardini);
Bonaventura (1' st Moralez), Denis (17' st Ardemagni), De Luca (1' st Livaja).
In panchina: Polito e Frezzolini. All. Colantuono.
UDINESE (3-4-2-1):
Kelava;
Heurtaux (41' st Widmer), Danilo, Domizzi;
Basta (13' st Lazzari), Pinzi (25' st Vydra), Allan, Gabriel Silva;
Maicosuel (1' st Benussi), Pereyra;
Di Natale (1' st Muriel).
In panchina: Scuffet, Naldo, Bubnjc, Mlinar, Coda, Pasquale e Zielinski. All. Guidolin.
Arbitro: Orsato di Schio.
Marcatori: Cigarini, Heurtaux, Denis su rigore, Livaja (2), Baselli.
Con la XIX° edizione del Trofeo Bortolotti parte ufficialmente la stagione 2013-14 della squadra nerazzurra. L’incontro che aspetta l’Atalanta è impegnativo, l’Udinese è una bella realtà del calcio italiano, una provinciale che ha raggiunto un alto livello con una certa continuità di presenze nelle competizioni europee.
La curiosità sta tutta nel vedere come progredisce il tanto atteso 4-3-3, su cui si lavora da inizio ritiro, e nel valutare le qualità dei nuovi arrivi, alcuni già noti (Migliaccio, Kone, Yepes, Ardemagni) ed alcuni altri invece da scoprire completamente (Nica, Baselli, Gagliardini).
L’inizio della partita è decisamente veloce, nonostante i 30 gradi che incombono sull’ “Atleti Azzurri d’Italia”. E’ l’Atalanta a condurre il gioco per i primi 20 minuti circa, con movimenti ordinati e buone trame. La difesa, composta dai centraloni Yepes e Stendardo, non soffre troppo Di Natale, mentre Bellini (qualche volta) e Del Grosso (spesso) si sovrappongono sulle fasce per arrivare al cross. A centrocampo Cigarini dirige le operazioni, mentre gli scudieri Migliaccio e Carmona si occupano di tamponare e tentare alcune incursioni a sostegno di Denis che fa da centroboa, De Luca sta largo a sinistra e Bonaventura presidia la fascia destra.
E così, dopo una dozzina di minuti di schermaglie, arriva il gol dell’1-0 a seguito di un pregevole scambio in area tra Cigarini e Denis, che fornisce l’assist di tacco per il tiro angolato del Ciga da dentro l'area.
Ma, com'è logico aspettarsi in questo periodo, è difficile mantenere la superiorità a livello fisico per molto: l’Udinese esce poco a poco dal guscio, conquista campo e dopo un paio di tentativi giunge al pareggio con Hertaux che dal vertice dell'area piccola infila Consigli sul palo lungo dopo uno scambio in area con Basta.
La partita si mantiene vivace, ma l’Atalanta sembra aver perso lo smalto dei primi 20 minuti e infatti l’Udinese prova, soprattutto con Basta, alcune incursioni che portano a un paio di tentativi non troppo pericolosi verso la porta nerazzurra.
Quando sembra ormai finito il primo tempo, Bonaventura si conquista con abilità un calcio di rigore contestato dai friulani che Denis trasforma, riportando in vantaggio l’Atalanta; i bianconeri (stasera in sgargiante maglia gialla antinebbia) non ci stanno e nelle proteste successive, a primo tempo già finito mentre i giocatori si stanno avviando verso gli spogliatoi, viene espulso il portiere Kelava.
Il secondo tempo riprende quindi sul punteggio di 2-1 per l'Atalanta e con l’Udinese in 10 uomini. Non passano che due minuti e Livaja si inventa una bellissimo gol: dalla fascia sinistra scambia con Denis che gli restituisce il pallone e da fuori area, dall’altezza del vertice, infila il 3-1 sul palo lungo. Il pubblico si diverte e la squadra in campo anche; nonostantele numerose sostituzioni, e complice la superiorità numerica, i nerazzurri mantengono il pallino del gioco ed arriva il 4-1 sempre con Livaja che è lesto ad approfittare di un errore in disimpegno della difesa friulana e ad infilare il portiere.
Colantuono completa la rivoluzione della squadra, giungendo a sostituire tutti gli 11 titolari. La nuova formazione è quindi così composta: Sportiello alla difesa dei pali, Nica e Brivio sulle fasce in difesa, Capelli e Lucchini centrali, Baselli in regia affiancato da Gagliardini e Kone, Livaja largo a sinistra e Moralez a destra (si scambieranno poi fascia) a supperto di Ardemagni centrale.
La partita continua a essere interessante e Domizzi trova di testa il 4-2 su una mezza dormita della difesa atalantina. Ci pensa però il gioiellino Baselli, su punizione da fuori area, a ristabilire le distanze fissando il punteggio sul 5-2 finale.
Abbiamo assistito ad una bella serata di calcio; l’Atalanta ci è piaciuta per l’impegno nell’applicazione degli schemi provati a Rovetta in questi 15 giorni, che hanno portato la squadra a tentare diverse conclusioni in porta. Il telaio della squadra è parso bel amalgamato ed equilibrato, e i sostituti hanno mostrato buone qualità e voglia.
La difesa non è mai parsa in grande difficoltà, nonostante i due gol subiti, anche se è evidente che i carichi di lavoro non consentono ai nostri difensori di essere oggi particolarmente esplosivi. Il centrocampo e l'attacco hanno retto bene il confronto con gli avversari che hanno spesso usato le maniere forti per fermare le iniziative nerazzurre. A livello dei singoli, ottima impressione di Nica e Baselli (veramente molto bravo) tra i nuovi e di Livaja e Moralez tra i "vecchi". Un po' in ombra invece Ardemagni e De Luca, protagonisti di una partita senza acuti.
Colantuono può essere soddisfatto, anche se saprà benissimo spegnere i facili entusiasmi che potrebbero nascere. Avanti così dunque, in attesa che le arrivino le partite vere.
XIX° edizione Trofeo Achille e Cesare Bortolotti
ATALANTA – UDINESE 5-2