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    CM studia il bilancio del Barcellona: ricavi record e utile grazie al Triplete

    CM studia il bilancio del Barcellona: ricavi record e utile grazie al Triplete

    Il 25 ottobre 2015, con 620 voti a favore, 47 contrari e 46 in bianco, è stato approvato dall'Assemblea dei soci il bilancio dell'esercizio 2014/15 del Fútbol Club Barcelona, che ha raggiunto 608 milioni di Euro di ricavi, al lordo delle plusvalenze, cifra che rappresenta un record nella storia del Club. Il fatturato al netto delle plusvalenze ammonta a 576 milioni di Euro e avvicina di molto quello del Real Madrid che è stato di 577,7 milioni di Euro, anche se i ricavi lordi del Real Madrid sono risultati nettamente superiori, essendo pari a 660,6 milioni di Euro. 

    Il bilancio approvato ha evidenziato un utile di 15 milioni di Euro, al netto delle imposte. Il risultato netto aggregato dal 2010/11 al 2014/15 risulta complessivamente positivo per 128 milioni di Euro. Anche il bilancio preventivo 2015/16 prevede ricavi record, al lordo delle plusvalenze, per 633 milioni di Euro, con un utile di 20 milioni di Euro. 

    L'esercizio finanziario 2014/15 è stato caratterizzato, sia per quanto riguarda i ricavi che per quanto riguarda i costi, dagli effetti esercitati dai successi sportivi della prima squadra, che ha vinto Liga, Copa del Rey e Champions League. I ricavi commerciali ammontano a 225 milioni di Euro. Tali ricavi sono aumentati di 56 milioni di Euro, registrando un incremento percentuale del 33%, grazie ai nuovi accordi (Telefonica, Beko) e ai miglioramenti contrattuali con sponsor importanti come Audi, Damm e La Caixa, ma anche i bonus versati dagli sponsor per la vittoria di Liga, Copa del Rey e Champions League hanno contribuito a realizzare l’incremento. 

    I ricavi da stadio sono aumentati del 16%, da € 128 milioni a € 149 milioni, a causa della partecipazione e organizzazione delle finali di Copa del Rey e Champions League, nonostante l'impatto negativo di non aver giocato la Supercoppa di Spagna, che è una fonte importante di ricavo. Sono aumentati i ricavi derivanti dalle visite allo stadio e dalla gestione delle aree hospitality. I ricavi media restano stabili, perché aumentano solo dell’1%i, da € 161 milioni a € 163 milioni. I ricavi per le quote dei soci, sono diminuiti da € 19 milioni a € 18 milioni. Il costo del personale sportivo risulta aumentato del 39%, da € 254 milioni a € 352 milioni. A differenza del 2013/14, in cui la prima squadra non ha vinto alcun titolo, la stagione 2014/15 ha visto il trionfo nelle tre competizioni principali e ciò ha comportato ad un aumento di 53 milioni di euro per la parte variabile del costo del personale sportivo. Bisogna anche evidenziare gli effetti dei rinnovi dei contratti di Sergio Busquets, Dani Alves, Pedro Rodriguez e Sergi Roberto. 

    Il rapporto costo del personale sportivo e fatturato netto è del 61,1%. Il dato analizzato per il costo del personale sportivo del Barcellona, comprende il totale degli stipendi sportivi, tra cui i salari dei giocatori, staff tecnico, premi variabili per i titoli, diritti di immagine, agenti sportivi, gli oneri di sicurezza sociale, nonché altri oneri accessori considerati come parte del salario. Ad esempio, il dato complessivo 2013/14 era di 254 milioni di Euro, mentre il dato riguardante solo la remunerazione dei giocatori era di 212,6 milioni di Euro. 

    Gli ammortamenti dei giocatori di tutte le sezioni sportive aumentano da € 65 milioni ad € 67 milioni. Il Costo del Lavoro Allargato (stipendi+ammortamenti) incide sul fatturato netto per il 73%. Tale rapporto si colloca leggermente al di sopra della soglia massima di sicurezza che per il club azulgrana è rappresentata dal 70%. Nel giustificare l’aumento di tale soglia, gli amministratori evidenziano che il costo variabile è stato particolarmente elevato per raggiungere i successi sportivi. È importante sottolineare che un fatto differenziale nostro club rispetto agli altri è che include il costo aggiuntivo di entrambe le sezioni sportive professionali (pallacanestro, pallamano, calcio e hockey su pista) e non professionisti. Se l'analisi fosse limitata solo alla sezione calcio, il rapporto sarebbe del 66%, entro i livelli raccomandati. Inoltre, come già detto, nel calcolare tale indice si è tenuto conto del totale degli stipendi sportivi, tra cui i salari dei giocatori, staff tecnico, premi variabili per i titoli, diritti di immagine, agenti sportivi, gli oneri di sicurezza sociale, altri oneri accessori considerati come parte del salario. 

    Le spese di gestione sono aumentate di 15 milioni, da € 86 milioni a € 101 milioni, principalmente a causa di spese non programmate, per la finale di Copa del Rey e della Champions League, e per le celebrazioni correlate, oltre che per l’aumento delle spese per servizi legali. Negli ultimi sei anni, dal 2009/10, il CAGR, ossia il tasso di crescita annuale composto dei ricavi lordi è aumentato in media dell'8%; mentre quello dei costi è aumentato del 4%. Tale dato dimostra l’esistenza di una gestione economica sostanzialmente equilibrata. 

    Gli Amministratori nella loro analisi considerano come Indebitamento finanziario netto, la differenza tra tutti i crediti e le disponibilità liquide, da una parte, e tutti i debiti compresivi anche dei debiti finanziari e i ratei e risconti passivi. L'indebitamento netto risultante nel 2013/14 era pari a € 287 milioni, nel 2012/13 era pari a € 331 milioni ed includeva l'acquisto di Neymar, avvenuto a giugno 2013.

    Il rapporto tra EBITDA e debito netto fornisce notizie sulla sostenibilità del debito, in altre parole in quanti anni esso possa essere restituito, destinandovi completamente il risultato della gestione operativa, prima del calcolo degli ammortamenti. Nel 2013/14, il rapporto tra debito netto, così determinato ed Ebitda risultava uguale a 2,1 (2,8 nel 2012/13). Nel 2014/15, per quanto concerne l'indebitamento finanziario netto, è passato da 287 milioni di euro dell'anno precedente a 328 milioni di euro, soprattutto a causa del significativo investimento in acquisizioni di giocatori (Suarez, Mathieu, Bravo, Vermaelen e al termine della stagione, Aleix Vidal), che è risultato nettamente superiore a quello degli investimenti effettuati nelle stagioni precedenti. Uno dei motivi, per cui si è effettuato un investimento notevole è stata l’incombenza della sanzione Fifa, che ha bloccato il calciomercato. Per quanto riguarda il debito, rispetto al 2010/11, è diminuito di 102 milioni di euro

    Il rapporto tra indebitamento netto ed EBITDA si è attestato a 3,24, superiore al massimo di 2,75 stabilito nello Statuto per la stagione. Le previsioni per la stagione 2015/16, con bassi costi di acquisizione di giocatori e con un margine operativo lordo di 120 milioni di euro, ha come obiettivo quello di ridurre tale rapporto sotto 2.5. 

    Per quanto riguarda le disponibilità liquide, il club mostra liquidità disponibile per 76 milioni di euro, con debiti verso banche ridotto di 21 milioni, da € 52 milioni a € 73 milioni. Il patrimonio netto del Club è aumentato da € 53,5 milioni a circa 69 milioni di euro e ha permesso di irrobustire l’attivo investendo 16 milioni di euro in strutture sportive e sociali, sistemi informatici e altre attività. 

    Il bilancio preventivo per il 2015/16 prevede ricavi lordi in ​​aumento del 4%, stabilendo un nuovo record di 633 milioni di euro, con costi operativi di 599 milioni di euro. L’EBIT, ossia il risultato operativo prima degli interessi e delle tasse è previsto positivo per € 34 milioni. Mentre, è previsto un utile al netto delle imposte pari a 20 milioni di euro. 

    In conclusione, si può affermare che il successo sportivo ha permesso al Barcellona di ridurre il gap col Real Madrid, almeno in termini di fatturato netto.

    Luca Marotta 
    @LucaMarotta2


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