Trezeguet: 'Davids era un killer, Buffon supereroe. Il mio arrivo alla Juve fu drammatico'
David Trezeguet, ex attaccante della Juve, ha parlato a JTV nel corso della trasmissione "A casa con la Juve": "Io sono in Spagna a Madrid dove ho iniziato il corso per ds. Sono venuto tempo fa con la famiglia e sono rimasto qui perché tutti questi problemi hanno fatto sì che la mia famiglia sia vicino a me. Stiamo benissimo. Io ho un bimbo col quale gioco spesso, facciamo partite a tutto "campo", in salone o in cucina. Dobbiamo pensare in positivo e sicuramente tutto si risolverà come dicono tutti. Chiellini faceva parte di quella Juve che voleva ritrovare la sua idea vincente, erano momenti in cui la squadra non riusciva a dare il meglio di se stessa e con Camoranesi volevamo inventarsi qualsiasi cosa per migliorare. Volevamo fare una maxi grigliata a Vinovo per unire ancora di più il gruppo, ma non ci siamo mai riusciti a fare questa grigliata perché allenatori e società ce l'hanno vietato. Abbiamo creato amicizie importanti in un momento difficile per la Juve. Il coro che mi ricordo? 'Trezeguet, Trezeguet, quando gioca segna sempre Trezeguet'. Ho imparato tanto da giocatori come Del Piero e Zidane che dopo l'allenamento si fermavano sempre per lavorare su alcuni punti deboli ma anche sui punti di forza, anch'io dopo un po' ho iniziato a fare la stessa cosa e quel tipo di lavoro mi ha aiutato a farmi trovare sempre al posto giusto al momento giusto. Ma mi ha aiutato anche a conoscere meglio le caratteristiche dei miei compagni. Spesso la notte sogno di tornare al giocare. Camoranesi? Il principe. Davids? Killer. Buffon? Supereroe. Giovinco? Un fenomeno, Seba lo stimo moltissimo. Ci sentiamo, è un personaggio unico. Chiellini? Tecnica pura. E' un giocatore umile che è migliorato molto, Giorgio ha sempre dato il massimo che sia stato in allenamento o in un big match. Io ho firmato con la Juve due giorni prima degli Europei del 2000, il mio primo ritiro non è stata una cosa molto semplice, perché eravamo in Valle d'Aosta con il pubblico non molto gentile verso di me. Poi piano piano sono entrato nella storia di questo club".