AFP/Getty Images
Trezeguet a CM: 'Ecco perché io e Del Piero abbiamo scelto l'India. Per lo Scudetto la Juve è ancora favorita'
“La Juventus in questo campionato sarà ancora la squadra da battere, visto che è stata la formazione che negli ultimi anni si è confermata come la migliore. Le altre dovranno crescere e provare a giocarsela fino in fondo, ma i bianconeri per il momento sono i favoriti per lo Scudetto”. L’ex attaccante della Juventus David Trezeguet si è raccontato ai microfoni di Calciomercato.com dopo l’amichevole disputata ieri pomeriggio al campo "Poggiolone" di Fiesole Caldine, con la maglia della squadra indiana dell’FC Pune contro la Fiorentina Primavera.
Hai abbandonato da qualche anno il calcio italiano e la Serie A si è molto impoverita qualitativamente parlando. Tu cosa ne pensi?
“Il pensiero generale degli addetti ai lavori è che il campionato italiano si sia indebolito tecnicamente, dove i giocatori importanti arrivavano a rinforzare soprattutto le squadre più importanti. E’un momento così, penso che arriverà presto una crescita da questo punto di vista. Club quali la Roma,il Milan e la Fiorentina stanno tornando ad acquistare giocatori di uno spessore maggiore e questo nel tempo porterà a una crescita progressiva della qualità del calcio italiano".
A farti compagnia fra poco all’inizio del campionato indiano, fissato per il prossimo mese di ottobre, ci sarà anche il tuo ex compagno alla Juve, Alex Del Piero. Te lo saresti mai aspettato?
“E’ importante che un giocatore come Del Piero abbia dato la sua disponibilità a partecipare al prossimo torneo in India per migliorare il livello del campionato. Qui ci sono più di un miliardo e duecento milioni di abitanti che vogliono imparare, vogliono crescere e noi calciatori con una carriera importante alle spalle proveremo a dare loro una mano in questo senso”.
Perché hai scelto di andare a giocare in India?
“Perché avevo bisogno di motivazioni importanti e dare il contributo alla nascita del calcio in un territorio inesplorato come quello indiano. Penso che ci sia molto da fare e più giocatori di livello ci sono, pronti a contribuire alla crescita dello spettacolo in un torneo breve ma impegnativo, e meglio sarà sia per il calcio asiatico, sia per gli aspetti commerciali in una zona in cui il mondo del pallone può esprimersi con contenuti altissimi’.
Hai abbandonato da qualche anno il calcio italiano e la Serie A si è molto impoverita qualitativamente parlando. Tu cosa ne pensi?
“Il pensiero generale degli addetti ai lavori è che il campionato italiano si sia indebolito tecnicamente, dove i giocatori importanti arrivavano a rinforzare soprattutto le squadre più importanti. E’un momento così, penso che arriverà presto una crescita da questo punto di vista. Club quali la Roma,il Milan e la Fiorentina stanno tornando ad acquistare giocatori di uno spessore maggiore e questo nel tempo porterà a una crescita progressiva della qualità del calcio italiano".
A farti compagnia fra poco all’inizio del campionato indiano, fissato per il prossimo mese di ottobre, ci sarà anche il tuo ex compagno alla Juve, Alex Del Piero. Te lo saresti mai aspettato?
“E’ importante che un giocatore come Del Piero abbia dato la sua disponibilità a partecipare al prossimo torneo in India per migliorare il livello del campionato. Qui ci sono più di un miliardo e duecento milioni di abitanti che vogliono imparare, vogliono crescere e noi calciatori con una carriera importante alle spalle proveremo a dare loro una mano in questo senso”.
Perché hai scelto di andare a giocare in India?
“Perché avevo bisogno di motivazioni importanti e dare il contributo alla nascita del calcio in un territorio inesplorato come quello indiano. Penso che ci sia molto da fare e più giocatori di livello ci sono, pronti a contribuire alla crescita dello spettacolo in un torneo breve ma impegnativo, e meglio sarà sia per il calcio asiatico, sia per gli aspetti commerciali in una zona in cui il mondo del pallone può esprimersi con contenuti altissimi’.