Il primo è legato alla clausola che pende sull'intera vicenda. Ricordiamola, per l'ennesima volta. Il Real Madrid, in caso di passaggio del giocatore dalla Sampdoria a un'altra squadra può chiedere alla società blucerchiata cinque milioni di euro. La situazione è ben chiara anche alla società madridista: nel senso che la Sampdoria non intende lucrare sul passaggio. Però il Real per cedere Cassano non solo non intascò nulla, ma dovette pure pagare al giocatore una parte dell'ingaggio, nella sua prima stagione a Genova. Una parte sostanziosa: la Sampdoria versava 700 mila euro e il Real la parte restante dell'ingaggio, 3,5 milioni di euro netti. Che al lordo, date le normative spagnole in materia di fiscalità dei giocatori stranieri, facevano cinque milioni. Esattamente la cifra che il Real Madrid chiede adesso. La clausola, al momento, blocca le iniziative. È probabile, tuttavia, che una volta rimossa o superata attraverso una decisione del collegio arbitrale, la situazione possa muoversi.

Resterebbe il secondo ostacolo, quello dell'alto ingaggio del giocatore. Cassano percepisce 3 milioni di euro all'anno e non vuole rinunciare (lo ha già fatto per giocare alla Samp) ad altro denaro. Su quelle cifre, però, ci sono società che possono muoversi senza particolari problemi. Ad esempio l'Inter, il Milan, la Juventus. Lunedì il presidente dei nerazzurri ha smentito un interesse per il giocatore, come del resto ha sempre fatto anche la Juventus. Resta il Milan, che a gennaio si priverà di Ronaldinho, con il quale ci sono già parecchi problemi. Cassano potrebbe sostituirlo.

(Il Secolo XIX)