Calciomercato.com

  • AFP/Getty Images
    La maledizione del 9 colpisce ancora: Piatek sbaglia tutto, ma il Milan è eccellente

    La maledizione del 9 colpisce ancora: Piatek sbaglia tutto, ma il Milan è eccellente

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Il Milan ha perso ai rigori contro il Manchester ma al 90' avrebbe meritato di chiudere in vantaggio, e non sul 2-2, per una serie di ragioni: la qualità del gioco, la quantità delle occasioni da gol, il possesso palla, l’organizzazione e perfino per la tenuta atletica. In questo primo mese di preparazione, il lavoro di Marco Giampaolo continua a dare risultati notevoli. Il gioco c’è, manca solo la parte conclusiva dell’azione e per questo si aspetta il risveglio di Piatek.

    MILAN DA APPLAUSI - Per almeno 70', è stato davvero un Milan eccellente, capace di mostrare nuovi passi avanti. Con una piacevole novità rispetto alle due precedenti amichevoli con Bayern Monaco e Benfica: stavolta ha pure segnato e perfino per due volte. Miglioramenti ovunque, nella condizione (e questo è ovvio), nell’intesa collettiva, nei movimenti di squadra e soprattutto nell’interpretazione dei singoli, su tutti lo spagnolo Suso.

    IL NUOVO TREQUARTISTA - Suso faceva l’attaccante esterno nel Milan dell’anno scorso, Giampaolo lo sta trasformando in trequartista per una ragione molto semplice: è il giocatore offensivo a sua disposizione con più qualità. Lo spagnolo ha segnato un gol molto bello (sinistro scoccato poco fuori area, con palla sul palo più distante), servito un assist a Piatek (tuffo di testa del polacco che, pur non riuscendo a sfiorare la palla, ha messo in difficoltà De Gea) e concluso in porta sempre con maggiore determinazione e precisione. Si sta calando nel ruolo e se si convince che in quella posizione può diventare protagonista, sia lui che la squadra ne trarranno dei benefici notevoli.

    LA REGIA DI BIGLIA - In attesa di Bennacer, Giampaolo ha confermato Biglia come regista nel rombo che prevede Borini e Calhanoglu interni. Sull’argentino si è piazzato Mata che ha limitato la sua partita alla fase difensiva (in attacco non si è mai visto), ma Biglia, col sostegno di Calhanoglu, ha guidato la squadra  con poche incertezze, recuperando come al solito una quantità di palloni. Impegnato a fondo Castillejo, un altro a cui Giampaolo sta modificando posizione e ruolo, anche a Cardiff ha fatto la seconda punta con un lavoro di notevole generosità, sempre a servizio della squadra.

    POSSESSO MILAN - Il Milan di inizio gara aveva gli stessi giocatori di un anno fa (Leao e Krunic erano in panchina), ma la squadra era profondamente diversa ed era già una...squadra: forte, organizzata, compatta, capace di arrivare al 45' col 62,6% di possesso palla.

    SENZA LUKAKU E POGBA - In attesa di sviluppi sul mercato, Solskjaer non ha schierato Pogba e neppure Lukaku, ma non ha risparmiato gli altri titolari. Il Manchester è partito meglio, del resto la Premier inizia fra una settimana, la Serie A fra venti giorni e la differenza, nelle prime battute (solo nelle prime battute), si è vista. Rashford si è fatto sentire dopo 12' con un tiro da fuori respinto da Donnarumma e due minuti con un gol da applausi. Palla riconquistata a metà campo da Matic che ha lanciato subito Rashford a sinistra: controllo, attacco al centro, fuori Calabria, fuori Musacchio (tutto molto, troppo facile: sull’allineamento difensivo, come si vedrà anche in occasione del raddoppio, Giampaolo deve ancora lavorare) botta secca sul secondo palo.

    IL RILANCIO DEL MILAN - E’ iniziata a quel punto la partita del Milan. Suso è entrato sulla scena, Borini e Castillejo lo sostenevano sul piano atletico, Calhanoglu su quello tecnico, il Milan teneva palla con pazienza, cercava Suso che rifiniva l’azione. Il Manchester soffriva quel palleggio e si è abbassato. Lo spagnolo si è annunciato al 25' con un tiro da fuori e un minuto dopo ha pareggiato dopo una palla recuperata da Castillejo e rifinita da Borini (i due faticatori decisivi nell’azione del gol). Alla fine del primo e all’inizio del secondo, Piatek (l’unico rossonero che abbia davvero deluso) ha sbagliato due ottime occasioni, il secondo errore (assist di Calhanoglu) era imperdonabile: il polacco si è trovato solo quasi all’altezza del dischetto del rigore e ha messo la palla fra le mani di De Gea.

    IL 2-2 - Non è mai semplice mantenere un minimo di organizzazione quando, nel secondo tempo di ogni amichevole, entrano riserve, giovani e giovanissimi. Giampaolo c’è riuscito e il Milan ha fatto bene anche la ripresa, quando ha avuto, come nei primi 45', le migliori occasioni. Prima dei cambi, il punteggio era comunque cambiato due volte. I rossoneri erano andati in vantaggio con un colpo di testa di Castillejo (deviato nella sua porta da Lindelöf), dopo un cross pennellato dal solito Suso. Il Manchester aveva pareggiato con Lingard, da poco entrato al posto dell’inconsistente Mata: la linea difensiva rossonera, dalla parte di Calabria e Borini, era messa male.

    IL RITORNO DI BONAVENTURA - Solo la pessima giornata di Piatek ha impedito al Milan di portare a casa la prima vittoria di prestigio. Giampaolo lo ha tenuto in campo per 77 minuti, poi lo ha sostituito con Daniel Maldini ma prima, per quasi un quarto d’ora, lo ha fatto giocare accanto ad André Silva, anche lui molto leggero in area dell’United. L’attaccante portoghese è entrato al 19' del secondo tempo insieme a Krunic, che ha preso il posto di Biglia, ma è stato Calhanoglu a occuparne il ruolo di regista e lo ha interpretato bene. Ha fatto il suo ritorno in campo Bonaventura e questa è davvero una bella notizia per Giampaolo, così come l’inserimento dei ragazzini a cominciare da Daniel Maldini, nonostante l’errore dal dischetto nella serie dei rigori finali. De Gea glielo ha respinto, mentre Reina è sempre stato battuto. Per la cronaca, l'International Champions Cup 2019 è stata vinta dal Benfica

    IL TABELLINO

    Manchester United-Milan 7-6 (dcr) 2-2 al 90'


    ----------------------------------   

    MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea 7; Wan-Bissaka 6 (19' st Young 6) Lindelöf 6 Rojo 6 (19' st Tuanzebe 6) Shaw 6; McTominay 5,5 Matic 5,5 (19' st Fred 6); Andreas Pereira 5 (19' st Daniel James 6) Mata 5,5 (19' st Lingard 7) Rashford 7 (37' st Greenwood sv); Martial 6 (37' st Angel Gomes sv). A disposizione: Romero, Grant, Phil Jones, Smalling, Dalot, Chong, Allenatore: Solskjær 5,5

    MILAN (4-1-2-1-2): Donnarumma 6 (19' st Reina 6); Calabria 6 (33' st Conti sv) Musacchio 6 Romagnoli 6,5 (33' st Brescianini sv) Rodriguez 6 (33' st Strinic sv); Biglia 6,5 (19' st Krunic 6); Borini 7 (33' st Gabbia sv) Calhanoglu 7; Suso 7,5 (33' st Maldini sv); Castillejo 7 (19' st André Silva 5,5) Piatek 5 (33' st Bonaventura sv). A disposizione: Capone, Mionic, Rafael Leao. Allenatore: Giampaolo 7

    ARBITRO: Griffith (Galles) 6

    MARCATORI: 14' pt Rashford (MU), 26' pt Suso (Mi), 15' st Castillejo (Mi), 26' st Lingard (MU)

    RIGORI: Calhanoglu (Mi): gol. Lingard (MU): gol. Bonaventura (Mi): gol. Young (MU): gol. André Silva (Mi): gol. Greenwood (MU): gol. Krunic (Mi): gol. Angel Gomes (MU): gol. Maldini (Mi): parato. James (MU): gol

    AMMONITI: 45' st Calhanoglu (Mi) per gioco falloso

    Altre Notizie