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Trapani, comunicato UFFICIALE. Il presidente: 'Reputo gravi le insinuazioni sulla società'
"Reputo offensivo, irriguardoso, privo di lucidità parlare del Trapani Calcio come di una Società priva di guida e di una proprietà che si segnalerebbe per la sua assenza. Reputo grave insinuare, ancor di più in un momento delicato come quello che purtroppo stiamo vivendo, che io abbia intenzione di lasciare il Trapani Calcio. Sono affermazioni offensive nei confronti della Società, fatta da persone, dal presidente all’ultimo dei suoi dipendenti (calciatori compresi), che lavorano quotidianamente con impegno e vivono le sconfitte sul campo con dispiacere e con la volontà di dare il proprio contributo, ciascuno per il proprio ruolo, per uscire da una situazione difficile. Con tali affermazioni, cosa si pensa di ottenere? Sicuramente non si contribuisce a rasserenare un clima già difficile per la mancanza di risultati sportivi. Non posso e non voglio pensare che gli obiettivi siano altri. Sono affermazioni irriguardose, perché non sono mai stato latitante. Vivo con la mia famiglia in Spagna da dicembre 2014 e seguo costantemente e direttamente con la passione che ho avuto sin dal primo giorno tutte le vicende riguardanti la Società, quelle amministrative e quelle sportive, rispettando i ruoli di ciascuno dei miei dipendenti e collaboratori. Mi limito semplicemente a ricordare che dalla data del mio trasferimento in Spagna abbiamo concluso un campionato, rimanendo in serie B e ne abbiamo fatto un altro sfiorando la serie A. Eppure è sempre la stessa “società latitante” di cui si parla oggi. Comprendo solo la mancanza di lucidità, che subentra quando le cose non vanno come vorremmo e che mi risulta non essere nuova, ma fare affermazioni prive di fondamento è grave per chi ritiene di fare informazione e per tutti gli altri utile solo a creare un clima di sospetto e di sfiducia, che non serve a nessuno, sicuramente non serve a chi ama il Trapani Calcio. Ritengo tuttavia sia del tutto superfluo soffermarsi oltre su tali “divagazioni”, poiché rappresenterebbe solo una inutile perdita di tempo che, nella situazione in cui ci troviamo e per il ruolo che rivesto, non posso permettermi, e darebbe sponda a discussioni che non meritano alcuna considerazione. Mi limito a rivolgermi esclusivamente a chi ama – davvero – il Trapani Calcio. A costoro dico che in momenti come questi c’è bisogno dell’unità di tutti e non di divisioni per strappare magari un applauso o guadagnare un miserevole momento di celebrità. A costoro assicuro che la Società (e per essa intendo io e tutti i miei collaboratori) è assolutamente presente e vigile, come è sempre stata da oltre 11 anni e che assumerà con responsabilità ed attenzione, come ha sempre fatto, ogni decisione che riterrà opportuna nell’interesse del Trapani Calcio e dei propri sostenitori. Il mio obiettivo e, ritengo, quello di tutti coloro che davvero amano il Trapani Calcio è quello di mantenere una categoria faticosamente conquistata. Tutto il resto sono solo chiacchiere, talvolta destabilizzanti (mi auguro in buona fede), utili esclusivamente per rendere più difficoltoso il percorso”.