Traoré si presenta:| 'Juve, sei grande'
Visite mediche, firma e un dialogo al volo con un tifoso. « Grande Traoré! » « No, è la Juve che è grande, questo è veramente un grande club » . La lotteria della fascia sinistra l’ha vinta lui, ventun’anni ma già un discreto passato alle spalle in quella specie di Primavera che fa la Champions chiamata Arsenal. Arsene Wenger lo ha scovato nel Monaco, l’ha lanciato all’Emirates, poi gli ha preferito Gael Clichy e Kieran Gibbs, trasformandolo in un baby esubero. La Juventus di Marotta e Paratici ha colto l’occasione, pagando mezzo milione per il prestito ( riscatto fissato a 4,5) e ha portato a casa il terzino sinistro che si dividerà con Paolo De Ceglie la responsabilità del ruolo. Anche perché Fabio Grosso, rimasto nella rosa juventina, per il momento non verrà reintegrato nel “ progetto” di Luigi Del Neri e rimarrà ai margini della prima squadra.
A DISPOSIZIONE - Considerando la prestazione di De Ceglie a Bari, è presumibile che Traoré potrebbe buone possibilità di giocarsi le sue carte per una maglia da titolare, fin dalla partita contro la Sampdoria di domenica 12 settembre, alla ripresa del campionato, dopo la pausa per gli impegni delle Nazionali. Il francese, infatti, sarà disponibile già per l’allenamento di oggi a Vinovo, dove farà conoscenza con i nuovi compagni e avrà i prossimi dieci giorni a disposizione per trovare l’intesa con quelli che non sono stato convocati dai loro ct.
LA PRESENTAZIONE - «Sono un terzino molto dinamico, mi piace scendere sulla fascia e dare un contributo alla fase offensiva. Se riesco vado anche alla conclusione, ma rimango un difensore e cerco sempre di mantenere la concentrazione sulla fase difensiva » , si presenta così il francese di origine senegalese. La Juventus, sul sito ufficiale, lo lancia con il titolo di “ Nuova linfa per la fascia” e scrive: « Freschezza atletica, forza fisica, tecnica da vendere: la fascia sinistra della Juventus si arricchisce di nuova qualità, con l’arrivo di Armand Traoré dall’Arsenal. Il giocatore arriva in bianconero con la formula dell’acquisizione a titolo temporaneo per la stagione 2010/ 2011 con un corrispettivo di 500mila euro » .
IL BUCO - E’ quindicesimo francese della storia bianconera ( quarto difensore dopo Thuram, Zebina, Boumsong) e va a colmare uno dei due “buchi” che erano rimasti nel settore difensivo di Del Neri. Uno era in mezzo ed è stato tappato da Leandro Rinaudo, quarto centrale della rosa juventina, l’altro era a sinistra, dove con l’esclusione di Grosso c’era il solo De Ceglie a disposizione di Del Neri, che infatti non ha praticamente mai fatto rifiatare il suo unico mancino. E’ probabile che Del Neri debba lavorare un po’ sulle abitudini in fase difensiva del ragazzo che spesso si lascia prendere dalla sua innata propensione a scendere nella metà campo avversaria, trascurando l’altro suo comppito, che è pur sempre quello di difendere. In compenso dovrebbero guadagnarci molto gli attaccanti che potranno sfruttare la sua discreta capacità di fare cross.
L’OCCASIONE - Il suo sogno è conquistare una maglia della nazionale francese e con la Juventus avrà sicuramente più possibilità di quante ne avrebbe avute rimanendo all’Arsenal ( dove ormai era chiuso) o scegliendo una delle opportunità inglesi che gli si erano aperte nelle ultime settimane. Lo volevano il West Ham e, soprattutto, il Birmingham City che aveva tentato un rilancio sui bianconeri proprio nelle ultime ore. « Ma l’opportunità che mi ha offerto la Juventus era troppo più interessante. E’ la classica occasione da non prendere, anche se si tratta solo di un prestito spero di meritarmi la riconferma e comunque darò il massimo nel corso della stagione » .
MONETIZZARE - Lo aveva cercato anche il Napoli all’inizio del mercato, ma dopo un primo abboccamento l’affare non era sbocciato. Wenger, all’inizio, voleva vendere il ragazzo per monetizzare e reinvestire il denaro ( l’Arsenal è sempre alle prese con un budget assai risicato per il mercato), ma alla fine ha accettato la formula proposta da Marotta ( il solito prestito con diritto di riscatto) anche perché in questo modo non perde il controllo del giocatore, nel caso “ esplodesse” tutto il suo talento in bianconero.