Traorè è guarito ed è in Italia: la malaria è alle spalle. Il Napoli vuole chiudere subito
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L'ANNUNCIO A DICEMBRE - A confermare la malattia nei giorni finali del mese di dicembre era stato Andoni Iraola, allenatore del Bournemouth, che parlando dell'assenza di Traorè aveva preannunciato anche un lungo stop (LEGGI QUI): "Ha contratto la malaria. In questo momento sta recuperando molto meglio. Le ultime settimane sono state una situazione difficile per lui personalmente e dal punto di vista sportivo, starà fuori per un po' di tempo".
È GUARITO ED È IN ITALIA - Un mini-calvario che però è finalmente finito. Nella giornata di ieri, infatti, Traorè è arrivato in Italia, si è recato a Roma per svolgere nuovi esami clinici che hanno finalmente dato la sentenza che tutti si aspettavano: la malattia è alle spalle. La conferma è arrivata proprio dall'agenzia di procuratori che lo gestisce, la GG11 di Gabriele Giuffrida che ha postato una foto sui propri canali social all'esterno dell'Hotel Bulgari della Capitale accompagnata dalla scritta: "Non vediamo l'ora di rivederti in campo".
IL NAPOLI VUOLE CHIUDERE - Si ma quale campo? L'obiettivo di Traoré e dei suoi agenti è quello di non farlo rimanere in Premier e riportarlo in Italia. Sono tante le società che si sono informate per lui o a cui è stato proposto. Fiorentina, Lazio e Roma sono in corsa, ma chi sta provando a muoversi con maggior insistenza per evitare la concorrenza è il Napoli che dopo aver ceduto Elmas ha urgenza nel chiudere un acquisto in mezzo al campo. L'operazione è fattibile in prestito con diritto di riscatto e non con l'obbligo, condizione prioritaria per De Laurentiis anche in vista di un'estate, la prossima in cui tanto potrebbe cambiare. Traoré è finalmente guarito ed è pronto a tornare in campo, l'Italia è di nuovo nel suo destino.
