Tramontana: 'Secondo tempo inspiegabile, l'Inter ha perso brillantezza. Guida condizionato da Milan-Spezia'
Sono molto arrabbiato. A caldo, il giorno dopo la partita soprattutto se si è perso, si dovrebbe essere in grado di smaltire e metabolizzare ma oggi proprio non ci riesco. Ovviamente non si può sempre vincere e bisogna saper accettare la sconfitta quando arriva, ma è anche vero che ci sono diversi tipi di sconfitte e diversi modi di perdere. Ieri l’Inter ha giocato un grande primo tempo con il solo limite di non essere stata capace di segnare più di una rete. Ha così lasciato vivo un Milan che da ormai un paio di anni ha dimostrato di non arrendersi mai e di lottare fino all’ultimo.
Nel secondo tempo la squadra di Inzaghi, che fino a quel momento aveva giocato alta aggradendo gli avversari ha, secondo me, deciso in maniera inspiegabile di arretrare il baricentro e concedere l’iniziativa al Milan palesando l’intenzione di provare a partire in contropiede. Senza veri e propri contropiedisti però è difficile sfruttare al meglio questo tipo di situazioni. Avendo Dzeko e non Lukaku e mancando degli strappi di Hakimi (Dumfries ha giocato alla grande ma ha caratteristiche diverse) diventa difficile impensierire gli avversari e metter loro paura. Il risultato è stato che nel secondo tempo l’Inter non è mai stata pericolosa sembrando solo intenzionata a conservare l’1-0. Non è da Inzaghi e non è da Inter 2021/22 e, infatti, l’abbiamo gestita male e pagata a caro prezzo. Poteva essere l’occasione per fuggire, ci ritroviamo braccati dalle inseguitrici.
È da qualche partita che l’Inter non è più brillante come a inizio dicembre. E' necessario riprendersi e tornare a galoppare. Le troppe voci di chi cerca di far passare l’Inter come una squadra invincibile non devono influenzare e condizionare i giocatori. Non siamo assolutamente imbattibili e la rosa giudicata fenomenale da molti in realtà non lo è. A centrocampo abbiamo un problema: Vecino, Vidal e Gagliardini non si avvicinano nemmeno al livello dei tre titolari e quando Inzaghi cambia (a torto o a ragione) la differenza si nota da chilometri di distanza. Sabato, usciti Calha e Brozo, il centrocampo non è più esistito. Speriamo di ritrovare quella brillantezza di fine 2021 che ad oggi sembra un po’ essersi persa.
Capitolo Guida: l’arbitro ha gestito la partita in maniera discutibile, sembrava forse essere condizionato dalle vicende infinite e stucchevoli di Milan-Spezia. Peccato, perché l’ 1-1 nasce da un contrasto alquanto dubbio di Giroud su Sanchez. Ma questo è il calcio e a differenza dei match pre-sosta non c’è il tempo di piangersi addosso ma di reagire immediatamente. Martedì c'è il quarto di finale di Coppa Italia contro la Roma di José per un amarcord da gestire nel migliore dei modi.
Nel secondo tempo la squadra di Inzaghi, che fino a quel momento aveva giocato alta aggradendo gli avversari ha, secondo me, deciso in maniera inspiegabile di arretrare il baricentro e concedere l’iniziativa al Milan palesando l’intenzione di provare a partire in contropiede. Senza veri e propri contropiedisti però è difficile sfruttare al meglio questo tipo di situazioni. Avendo Dzeko e non Lukaku e mancando degli strappi di Hakimi (Dumfries ha giocato alla grande ma ha caratteristiche diverse) diventa difficile impensierire gli avversari e metter loro paura. Il risultato è stato che nel secondo tempo l’Inter non è mai stata pericolosa sembrando solo intenzionata a conservare l’1-0. Non è da Inzaghi e non è da Inter 2021/22 e, infatti, l’abbiamo gestita male e pagata a caro prezzo. Poteva essere l’occasione per fuggire, ci ritroviamo braccati dalle inseguitrici.
È da qualche partita che l’Inter non è più brillante come a inizio dicembre. E' necessario riprendersi e tornare a galoppare. Le troppe voci di chi cerca di far passare l’Inter come una squadra invincibile non devono influenzare e condizionare i giocatori. Non siamo assolutamente imbattibili e la rosa giudicata fenomenale da molti in realtà non lo è. A centrocampo abbiamo un problema: Vecino, Vidal e Gagliardini non si avvicinano nemmeno al livello dei tre titolari e quando Inzaghi cambia (a torto o a ragione) la differenza si nota da chilometri di distanza. Sabato, usciti Calha e Brozo, il centrocampo non è più esistito. Speriamo di ritrovare quella brillantezza di fine 2021 che ad oggi sembra un po’ essersi persa.
Capitolo Guida: l’arbitro ha gestito la partita in maniera discutibile, sembrava forse essere condizionato dalle vicende infinite e stucchevoli di Milan-Spezia. Peccato, perché l’ 1-1 nasce da un contrasto alquanto dubbio di Giroud su Sanchez. Ma questo è il calcio e a differenza dei match pre-sosta non c’è il tempo di piangersi addosso ma di reagire immediatamente. Martedì c'è il quarto di finale di Coppa Italia contro la Roma di José per un amarcord da gestire nel migliore dei modi.