Tramontana: 'Lukaku ha mentito ai tifosi. Ora vuole tornare all'Inter, così non è un grande giocatore'
Perché andarsene via da un posto dove tutti ti vogliono bene e dove sei trattato con i guanti? Semplice, per i soldi e per la presunta gloria di un club più ricco e più ambizioso. Per cercare di salire di grado Lukaku è stato pure in grado di mentire ai tifosi salvo poi scusarsi in modo goffo e intempestivo. Tutto sbagliato quello che ha fatto il belga dal momento in cui è scappato da Milano. E’ andato al Chelsea convinto di spaccare il mondo e con in testa già la fermata successiva di Madrid (cosa assai poco professionale per un giocatore che ha appena firmato per un nuovo club). Parlava di amore per l’Inter ma superato dalla passione irresistibile per il Chelsea cui richiamo è stato impossibile da ignorare.
Ora però Romelu è stanco, ora non si sente capito, ora è in crisi e vorrebbe tornare. Così però è un po’ comodo. Credo che l’Inter abbia intrapreso una strada che non coincide più con quella del numero nove belga, sono percorsi paralleli che non credo sia giusto spostare. Romelu ha fatto una scelta consapevole, ragionata per motivi ben chiari, voleva più soldi e più gloria così come ne era assetato il suo procuratore Federico Pastorello. E’ ovvio che i professionisti vadano dove si guadagna di più, dove si può ambire a sollevare più trofei ma quando lo fanno devono sapere a cosa stanno rinunciando e devono scendere a patti con quella decisione senza voltarsi indietro. Lukaku si sta guardando indietro alla prima difficoltà, dopo solo sei mesi a Londra. Il suo “sogno” si sta trasformando in un incubo da cui lui vuole uscire al più presto.
Però caro Romelu il voler tornare all’Inter sembra tanto un grido disperato di aiuto. Un attaccante che pensa di essere un top mondiale che gioca tutte le sue fiches sul ritorno al Chelsea non può e non deve arrendersi dopo pochi mesi di difficoltà. Un giocatore di livello assoluto sa cosa può dare e deve sapersi risollevare dalle situazioni più difficili o impreviste. Lukaku non può ora chiedere di tornare, non è una cosa da grande giocatore. Forse la prossima volta prima di scegliere i soldi (come se all’Inter lo pagassero poco) bisognerebbe pensare meglio a cosa si lascia, a quello che si è conquistato e all’ambiente che si va a perdere. E’ piena la storia recente di giocatori che, presi dalla smania del guadagno e dalla mania di grandezza, decidono di abbandonare la propria casa salvo poi pregare di tornare poco dopo: Il caso di Ronaldo, scappato di notte da Milano per andare a Madrid e pronto a bussare alla porta di Moratti ogni anno per tornare a vestire il nerazzurro, quelli di Shevchenko e Kakà al Milan e quello clamoroso di Bonucci che in un anno ha fatto Torino-Milano-Torino andata e ritorno. Per Lukaku sarà difficilissimo tornare. L’Inter ha altri piani ma, anche se si facesse andare bene l’idea, il Chelsea come farebbe prestare gratuitamente un giocatore alla squadra a cui l’anno prima ha dato 115 milioni di euro per acquistarlo? Tutto questo ha l’aria di una missione impossibile con buona pace del triste Lukaku.