Tra Henry e Lozano: Malen, la prima gioia in Champions per Milan e Roma
Donyell Malen è uno di quei calciatori che potremmo definire come un "giovane vecchio". Classe 1999, ma l'attaccante del PSV Eindhoven a 19 anni è uno che ne ha già viste di tutti i colori, un talento ancora del tutto espresso che però può già vantare il fatto di aver indossato le maglie di tre prestigiosi club del panorama europeo. E che ieri, in Bielorussia sul campo del Bate Borisov, ha trovato la prima rete in carriera in Champions League avvicinando il superamento del play-off che conduce alla fase a gironi.
DA HENRY A LOZANO - A 9 anni, viene notato dagli osservatori dell'Ajax ed entra a far parte del settore giovanile, conquistando un titolo nazionale Under 15 e uno Under 17, prima di trasferirsi all'Arsenal a 16 anni. Non bastano 27 gol in 67 partite con le formazioni Under 18, Under 19 e Under 23 per meritarsi una chance in prima squadra con Arsene Wenger; non bastano quegli accostamenti all'idolo Thierry Henry per consentirgli di ottenere la grande chance, un motivo più che valido per rifare le valigie e tornare nel suo Paese per rilanciare la propria carriera. La prospettiva di giocare con continuità tra i professionisti, anche partendo dalla seconda squadra, lo convince ad accettare la corte del PSV Eindhoven nell'estate 2017 e, dopo 13 reti in 22 partita nella Serie B olandese e qualche breve apparizione nell'undici dell'ex tecnico della squadra A Cocu, questa annata può essere quella della consacrazione. Inizialmente con un ruolo da vice Lozano, la stella della nazionale messicana nell'ultimo Mondiale, mattatore della Germania. Nasce come attaccante centrale di movimento, ma è soprattutto da esterno offensivo che Malen può avere un futuro: accelerazione, facilità nell'uno contro uno, forza fisica abbinata a qualità tecnica e senso del gol ne fanno un giocatore completo.
RAIOLA LO PORTA IN ITALIA? - Quella che è stata a lungo la squadra della Philips spera di trovare in lui un degno erede di Memphis Depay, uno che ha sfruttato le grandi stagioni in Olanda per un trasferimento al Manchester United prima e al Lione poi. In un'intervista di due anni fa, il suo agente lo consigliò alle squadre italiane, in primis alla Juventus, con cui ha mantenuto sempre relazioni molto strette. Quel signore si chiama Mino Raiola e sul mercato olandese è un leader quasi incontrastato; procuratore anche di Lozano, ha portato al PSV il suo possibile successore, che ieri si è tolto lo sfizio di lasciare il primo segno tangibile nel calcio dei grandi. Mino si sfrega le mani e inizia a guardarsi in giro, alla ricerca nuovi interlocutori. In Italia, per esempio, ci sono Roma e il nuovo Milan di Leonardo e Maldini, due società che hanno varato una politica di mercato diversa rispetto al passato, più attenta allo scouting e ai giocatori di prospettiva che ai campioni affermati. Che Malen sia il prossimo nome sulla lista?
DA HENRY A LOZANO - A 9 anni, viene notato dagli osservatori dell'Ajax ed entra a far parte del settore giovanile, conquistando un titolo nazionale Under 15 e uno Under 17, prima di trasferirsi all'Arsenal a 16 anni. Non bastano 27 gol in 67 partite con le formazioni Under 18, Under 19 e Under 23 per meritarsi una chance in prima squadra con Arsene Wenger; non bastano quegli accostamenti all'idolo Thierry Henry per consentirgli di ottenere la grande chance, un motivo più che valido per rifare le valigie e tornare nel suo Paese per rilanciare la propria carriera. La prospettiva di giocare con continuità tra i professionisti, anche partendo dalla seconda squadra, lo convince ad accettare la corte del PSV Eindhoven nell'estate 2017 e, dopo 13 reti in 22 partita nella Serie B olandese e qualche breve apparizione nell'undici dell'ex tecnico della squadra A Cocu, questa annata può essere quella della consacrazione. Inizialmente con un ruolo da vice Lozano, la stella della nazionale messicana nell'ultimo Mondiale, mattatore della Germania. Nasce come attaccante centrale di movimento, ma è soprattutto da esterno offensivo che Malen può avere un futuro: accelerazione, facilità nell'uno contro uno, forza fisica abbinata a qualità tecnica e senso del gol ne fanno un giocatore completo.
RAIOLA LO PORTA IN ITALIA? - Quella che è stata a lungo la squadra della Philips spera di trovare in lui un degno erede di Memphis Depay, uno che ha sfruttato le grandi stagioni in Olanda per un trasferimento al Manchester United prima e al Lione poi. In un'intervista di due anni fa, il suo agente lo consigliò alle squadre italiane, in primis alla Juventus, con cui ha mantenuto sempre relazioni molto strette. Quel signore si chiama Mino Raiola e sul mercato olandese è un leader quasi incontrastato; procuratore anche di Lozano, ha portato al PSV il suo possibile successore, che ieri si è tolto lo sfizio di lasciare il primo segno tangibile nel calcio dei grandi. Mino si sfrega le mani e inizia a guardarsi in giro, alla ricerca nuovi interlocutori. In Italia, per esempio, ci sono Roma e il nuovo Milan di Leonardo e Maldini, due società che hanno varato una politica di mercato diversa rispetto al passato, più attenta allo scouting e ai giocatori di prospettiva che ai campioni affermati. Che Malen sia il prossimo nome sulla lista?