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Totti risponde sul campo, partita aperta per il rinnovo
UN ULTIMATUM ALLA DIRIGENZA? - Con i 45 minuti contro il Bologna, Totti ha dato ragione al Luciano Spalletti del prepartita: "Io tento di tirare tutti dentro e di fare il bene della Roma. Francesco lo tratto come un calciatore vero, sono uno dei pochi che lo fa. Lo scelgo se lui ha più possibilità di un altro. L'ho sempre visto come un grandissimo trequartista che manda in porta gli altri, ma se la squadra riesce a supportarlo può giocare da altre parti. Trequartista o falso 9 è la stessa cosa, deve mandare gli altri. Totti può fare quel che vuole, io posso avere il ruolo che vi pare, tutti e due correremo nella stessa direzione per fare i risultati della Roma. Rimanendo al momento, lo tengo in considerazione". Il tecnico è stato di parola, lo ha scelto nel momento più difficile, con la Roma sotto di un gol e quando tutti si aspettavano l'ingresso di Edin Dzeko (il bosniaco era alle prese con un leggero affaticamento muscolare ed è entrato a venti minuti dalla fine). Aveva bisogno dei lampi di Totti, di una giocata in grado di cambiare l'inerzia del match. Francesco ha risposto come sempre presente e ha quindi messo spalle al muro la società, che sembra sempre meno orientata al rinnovo: Totti c'è, vuole giocare ancora, può giocare ancora. Certamente non per 90 minuti ogni 3 giorni, ma come carta da pescare dal mazzo nei momenti importanti. Ora sta alla società decidere: giocatore o dirigente? La prospettiva estera, nonostante le tantissime sirene provenienti dagli Stati Uniti, almeno per il momento appare difficilmente percorribile. Sarà ancora Roma, quindi. In quale veste? Lo scopriremo presto. Totti gradirebbe quella con il numero 10 sulle spalle e continua a fare di tutto per dimostrarlo.