Il Napoli non è una grande squadra
Un grosso in bocca al lupo a Claudio Marchisio, il suo infortunio è serio e ci vorrà del tempo a tornare al 100%. Perde molto la Juve per i prossimi mesi, ma soprattutto la Nazionale in ottica Europeo; sarà un problema per Conte trovare un sostituto a lui, che considero il centrocampista più completo d'Italia, e Verratti in caso di forfait. Pirlo e De Rossi possono essere due validissime alternative, dipenderà molto dal rapporto col ct e dall'entusiasmo con cui eventualmente si proporranno. Esperienza e personalità sono qualità importanti, ma sappiamo che Conte punta molto sul dinamismo...
TOTTI-SPALLETTI - Sulla vicenda Totti-Spalletti sono costretto a ripertermi: non si può delegare la gestione di una vicenda così importante e con un personaggio dello spessore di Francesco al solo allenatore. E' un errore clamoroso quello commesso dalla società, da una dirigenza assolutamente assente. In questa vicenda, paradossalmente, hanno ragione tutti: Totti è Roma, è una risorsa che andava coltivata diversamente e il fine carriera andava accompagnato in un altro modo. Detto questo, le considerazioni di natura tecnico-tattica di Spalletti sono altrettanto legittime.
ROMA IN CALO MA... - Cosa succede alla Roma? Dopo una rincorsa veemente, affannosa, può starci un calo atletico. Del resto, sin dal suo arrivo Spalletti aveva evidenziato di non poter intervenire più di tanto sull'aspetto fisico della squadra, ma le ha restituito personalità e idee di gioco. E' meno brillante che nelle precedenti settimane ma non dimentichiamo che contro il Bologna era stata poco fortunata e che con due punti in più in classifica la situazione sarebbe diversa. La Roma resta favorita per il terzo posto, per qualità dei singoli, per identità di gioco, ma è bello per lo spettacolo che i giochi si siano riaperti.
JOVETIC IL QUID DELL'INTER - A proposito di corsa Champions, Inter-Napoli ci ha detto che i nerazzurri hanno finalmente trovato degli equilibri e un sistema tattico che evidenzia le qualità dei singoli. Jovetic è stato l'uomo chiave con la sua capacità di togliere punti di riferimento, di verticalizzare e di muoversi tra le linee. Ha avuto una stagione molto altalenante, condizionata dagli infortuni e da qualche incomprensione con Mancini, ma rimane un calciatore con tutte le caratteristiche per essere ancora un grande campione. Il Napoli è crollato più a livello psicologico che fisico, ha avuto una serie di reazioni scomposte a fronte di episodi sfavorevoli. Una grande squadra deve essere più forte anche delle ingiustizie e il Napoli in questo deve crescere.
BROCCHI E BALOTELLI - Brocchi ha avuto troppo poco tempo a disposizione per incidere a livello tattico sul Milan, ma il suo approccio positivo nello spogliatoio ha già prodotto una reazione. L'entusiasmo di voler proporre i tuoi concetti può portarti a strafare, è capitato anche a me in passato, ma sin qui Brocchi è stato bravo a non toccare molto. Si è visto un modulo leggermente diverso rispetto al passato recente, qualche posizione in campo cambiata, ma nel complesso è presto per vedere un altro Milan. Balotelli trequartista atipico? No, ha sicuramente la lettura del gioco e le capacità per muoversi tra le linee, ma rimane una punta, prima o seconda. Bonaventura ha trovato con la Sampdoria delle difficoltà ad interpretare quel ruolo, ma per dinamismo è più adatto di Balotelli a giocare dietro le punte.
Siete d'accordo con me? Fatemi sapere che ne pensate su VivoPerLei, CLICCANDO QUI.
Cesare Prandelli
TOTTI-SPALLETTI - Sulla vicenda Totti-Spalletti sono costretto a ripertermi: non si può delegare la gestione di una vicenda così importante e con un personaggio dello spessore di Francesco al solo allenatore. E' un errore clamoroso quello commesso dalla società, da una dirigenza assolutamente assente. In questa vicenda, paradossalmente, hanno ragione tutti: Totti è Roma, è una risorsa che andava coltivata diversamente e il fine carriera andava accompagnato in un altro modo. Detto questo, le considerazioni di natura tecnico-tattica di Spalletti sono altrettanto legittime.
ROMA IN CALO MA... - Cosa succede alla Roma? Dopo una rincorsa veemente, affannosa, può starci un calo atletico. Del resto, sin dal suo arrivo Spalletti aveva evidenziato di non poter intervenire più di tanto sull'aspetto fisico della squadra, ma le ha restituito personalità e idee di gioco. E' meno brillante che nelle precedenti settimane ma non dimentichiamo che contro il Bologna era stata poco fortunata e che con due punti in più in classifica la situazione sarebbe diversa. La Roma resta favorita per il terzo posto, per qualità dei singoli, per identità di gioco, ma è bello per lo spettacolo che i giochi si siano riaperti.
JOVETIC IL QUID DELL'INTER - A proposito di corsa Champions, Inter-Napoli ci ha detto che i nerazzurri hanno finalmente trovato degli equilibri e un sistema tattico che evidenzia le qualità dei singoli. Jovetic è stato l'uomo chiave con la sua capacità di togliere punti di riferimento, di verticalizzare e di muoversi tra le linee. Ha avuto una stagione molto altalenante, condizionata dagli infortuni e da qualche incomprensione con Mancini, ma rimane un calciatore con tutte le caratteristiche per essere ancora un grande campione. Il Napoli è crollato più a livello psicologico che fisico, ha avuto una serie di reazioni scomposte a fronte di episodi sfavorevoli. Una grande squadra deve essere più forte anche delle ingiustizie e il Napoli in questo deve crescere.
BROCCHI E BALOTELLI - Brocchi ha avuto troppo poco tempo a disposizione per incidere a livello tattico sul Milan, ma il suo approccio positivo nello spogliatoio ha già prodotto una reazione. L'entusiasmo di voler proporre i tuoi concetti può portarti a strafare, è capitato anche a me in passato, ma sin qui Brocchi è stato bravo a non toccare molto. Si è visto un modulo leggermente diverso rispetto al passato recente, qualche posizione in campo cambiata, ma nel complesso è presto per vedere un altro Milan. Balotelli trequartista atipico? No, ha sicuramente la lettura del gioco e le capacità per muoversi tra le linee, ma rimane una punta, prima o seconda. Bonaventura ha trovato con la Sampdoria delle difficoltà ad interpretare quel ruolo, ma per dinamismo è più adatto di Balotelli a giocare dietro le punte.
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Cesare Prandelli