Luciano Rossi
Roma alla ricerca della via del gol
I numeri nel calcio dicono molto ma raramente riescono a fotografare le reali difficoltà di una squadra. Andando a leggere le statistiche degli ultimi mesi della Roma, ad esempio, si scopre che la formazione di Rudi Garcia va a segno continuativamente da 16 giornate: le ultime 11 dello scorso campionato e le prime 5 di quello in corso. L'ultima gara che ha visto i giallorossi a secco in Serie A è quella del 16 marzo 2015, Roma-Sampdoria 0-2. Cifre, almeno in teoria, confortanti sul fronte offensivo. Ma andando ad analizzare la qualità delle reti realizzate da Dzeko e compagni in questa prima parte di stagione, emerge una realtà ben diversa.
FOTOGRAFIA DI UNA CRISI - Prima giornata di campionato, Verona-Roma: i giallorossi, in svantaggio per un gol di Jankovic, riescono a impattare grazie a un destro da fuori di Alessandro Florenzi, peraltro aiutato in maniera rilevante dallo svarione di Rafael, estremo difensore dell'Hellas. Otto giorni più tardi, in un Olimpico vestito a festa, la Roma sfodera quella che a conti fatti è la miglior prestazione stagionale, imbrigliando per 80 minuti la Juventus campione d'Italia. Nonostante il dominio, però, a portare la Roma avanti è una punizione chirurgica di Miralem Pjanic. Il raddoppio, arrivato con i bianconeri appena rimasti in 10, porta la firma di Edin Dzeko: campanile di Iago Falque in area e gol da fuoriclasse del bosniaco. A Frosinone i giallorossi soffrono nuovamente ma sbloccano lo stallo con una rete difficile da vedere sui campi della Serie A: rimessa laterale tutt'altro che irresistibile, pallone che attraversa tutta l'area di rigore prima della zampata di Iago Falque, finita in porta grazie a una decisiva deviazione di Soddimo. A giochi fatti, un break di Salah in pieno recupero - probabilmente viziato da un fallo dell'egiziano - permette a Iturbe di fuggire in contropiede per il definitivo 0-2. Contro il Sassuolo la Roma si trova ad inseguire due volte. Totti realizza il primo pareggio su un regalo di Consigli a Pjanic e partendo da una posizione di evidente fuorigioco, poi Salah fissa il risultato sul 2-2 con una magia al volo da fuori area. A Genova, nella sconfitta contro la Sampdoria, arriva forse il gol più "razionale" del campionato romanista, con Pjanic che raccoglie una respinta errata della difesa doriana e pesca Salah a centro area per il comodo sinistro.
STESSA MUSICA IN CHAMPIONS, PROBLEMA CORNER - Nella tanto esaltata sfida al Barcellona, a recitare la parte dell'assoluto protagonista è stato ovviamente Alessandro Florenzi, con il re dei gol episodici: il terzino di Garcia ha fatto il giro del mondo con un pallonetto da 55 metri, tutt'altro che una rete preparata in allenamento. Nove gol in sei partite, praticamente tutti privi di un filo conduttore, di un qualcosa riconducibile a un addestramento settimanale. L'altro dato allarmante proviene dalla sterilità giallorossa sui calci d'angolo: i 17 corner calciati nella serata di Marassi rappresentano un record per la Serie A e la formazione di Garcia è prima nella speciale classifica stagionale, con 49 angoli calciati contro i 40 dell'Inter e i 35 della Lazio. Inquietante, però, che da questa mole impressionante di corner sia scaturito soltanto un gol, peraltro di riflesso: quello già citato di Salah, con un sinistro al volo da fuori area. Un aspetto, quello delle palle inattive, che si rivela sempre più decisivo in Serie A: dall'Inter che stende il Verona grazie all'incornata di Felipe Melo, al Milan che sbanca Udine con la punizione di Balotelli e il colpo di testa di Zapata, solo rimanendo all'ultima giornata di campionato. Sta a Garcia trovare una soluzione per una Roma che soffre ormai di mal di gol. Francesca Schito