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Tottenham, Conte tradito dal suo 'Sufferball': critiche, mercato a rischio e panchina bollente verso il Milan
IL SUFFERBALL - In Inghilterra, si sa, non amano gli allenatori difensivisti. La Premier League si fregia di essere il campionato più spettacolare del mondo, Arteta, Guardiola e Klopp sono gli allenatori ideali, mentre Conte, che pure è un vincente e lo ha dimostrato proprio in Inghilterra con il Chelsea, è sempre chiamato ad ottenere il massimo, pena una gragnuola di critiche dagli appassionati inglesi. Il suo calcio è chiamato in maniera dispregiativa "Sufferball", con riferimento alla sofferenza nel portare a casa la vittoria contro chi mette in campo un calcio migliore. Ieri, il Tottenham ha ceduto all'Aston Villa di Unai Emery, un altro allenatore che preferisce poggiare il suo gioco sulla difesa e l'organizzazione dei contropiedi (ricordate Siviglia e Villarreal?) e che proprio per questo all'Arsenal non è stato apprezzato. Il Sufferball di Emery ha battuto quello di Conte, che ormai evidenzia crepe evidenti.
NUMERI PREOCCUPANTI - Con quella di oggi, sono sette le partite consecutive in cui il Tottenham incassa due o più gol, dieci quelle in cui subisce il primo punto della gara. Cinque reti, in questa stagione, sono state colpa di errori individuali del pacchetto arretrato degli Spurs: almeno due in più delle altre. Di questi cinque, tre sono imputabili a Lloris, che ieri si è fatto infilare malamente da Buendia (ironia della sorte, argentino, quasi a rimarcare l'esito della finale dei Mondiali). E ora piazza e proprietà chiedono una svolta.
MILAN DECISIVO - L'incrocio agli ottavi di Champions League contro il Milan sarà la cartina tornasole per capire se c'è ancora margine per andare avanti con un matrimonio complicato, in scadenza a giugno. Sempre che i risultati in Premier League non continuino a scarseggiare e che il mercato invernale non porti ulteriori frizioni: "Onestamente non sono frustrato, quando arrivi in un club per lavorare devi anche capirne la visione, e rispettarla perché hai firmato un contratto, quindi devi aiutare la società a migliorarla. Capisco però la frustrazione dei tifosi perché vogliono sempre vincere trofei", ha detto Conte in vista dell'apertura della finestra trasferimenti. Il famoso ristorante da 100 euro presenta ancora il conto, e nel portafoglio del tecnico leccese non sembrano esserci così tanti soldi in più di quei 10 che aveva nella Milano nerazzurra...