L’unica buona notizia di questo derby è sapere che sia finito. Non se ne poteva più. E non se ne può più nemmeno delle scorie che questa partita (come tante altre non necessariamente del Torino) ha lasciato. Meno male che c’è stato poco tempo per ‘caricare’ questo match, grazie al provvidenziale turno infrasettimanale che ha preceduto la stracittadina torinese. Altrimenti chissà che casino sarebbe venuto fuori ancora. E invece finalmente tutto è finito: e forse si sarebbe potuto evitare tanto caos. D’altronde il rosso da rifilare a Immobile è palese, così come lo è il fuorigioco che vizia il gol di Pogba. Sulle altre entrate è bene che si esprimano gli ‘scienziati’ della direzione di gara, quelli che sono bravissimi a commentare a freddo gli episodi, ma che in campo – a loro tempo – ne hanno combinato anche loro di tutti i colori. D’altronde il nostro calcio è diventato questo: polemiche violente e rancorose e moviola (mai in campo, per carità). Non è più il paese dei 50 milioni di commissari tecnici: ormai siamo diventati tutti opinionisti arroganti ed arbitri impeccabili. Gli allenatori non servono più e così di calcio si parla poco. O per nulla. Quale questione tattica è emersa da questo derby? Praticamente nessuna, perché si è badato di più a polemizzare su episodi (in tv come su Twitter, tra fotografie e botta e risposta vari…) e numeri di possesso palla e tiri in porta. Non si è parlato di una Juve ancora una volta non brillante ma vincente, così come non è stata evidenziata la prima prestazione non convincente del Torino (su sei giornate può capitare, anche se proprio nel derby…) in questo campionato. Non si è discusso di un Immobile nervoso e sempre più ansioso di cercare un gol che non arriva mai e di un Cerci che ancora una volta deve farsi pieno carico di un Toro che senza di lui farebbe fatica. Ma lui c’è, per fortuna, anche se in partite importanti così va aiutato e assistito: altrimenti le sue caratteristiche non le sfrutti. Non si è parlato nemmeno di una fase difensiva del Torino che, sviste arbitrali a parte, ha funzionato complessivamente bene, considerando anche il peso tecnico dell’avversario. Insomma di calcio non si è parlato, mentre a tutto il resto è stato riservato enorme spazio. Se a voi piace così…