Toromania:| Una sconfitta, cento lezioni
La sconfitta fa sempre male, ma spesso insegna a crescere e a vincere. Il Toro ha perso contro l'Inter immeritatamente, stando a quanto visto sul campo: eppure questo non può e non deve bastare a nessuno. L'Inter ha vinto da provinciale? Sbagliato: l'Inter ha vinto come vincono le grandi squadre, contro le più piccole, quando sono in serata 'no'. Ha concretizzato due delle tre occasioni create, mentre il Toro ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare negli ultimi venti metri.
Sia chiaro: non si fa un processo al Toro dopo un ko rimediato contro l'Inter. La squadra di Ventura ha dimostrato di esserci eccome per questo campionato, ma ci sono tante cose su cui bisognerà lavorare ancora e intensamente. Il Toro ha perso, ieri sera, perché la qualità in Serie A non può mancare: in gare come questa, nessuno degli undici titolari può sbagliare un passaggio. E infatti è bastato uno sciagurato errore di Gazzi per regalare a Milito l'opportunità di segnare: l'argentino ha segnato però un gol che pochi altri in Italia sarebbero stati in grado di realizzare. Contro le grandi, però, è così: se inviti Milito, Boateng e Vidal (per citarne tre a caso) al festival della conclusione da fuori area, beh, puoi star certo di rischiare di prendere gol in ogni istante della partita.
Il 2-0, infine, è un'altra lezione da imparare: se non pareggi quando ne hai l'occasione (e il Toro ne ha avute due nitide, prima con Bianchi e poi con Meggiorini), allora stai certo che la 'big' di turno ti rifila la seconda stecca. Ed ecco servito un doppio vantaggio nerazzurro immeritato. Già, immeritato, perché il gioco l'ha fatto il Toro e i gol li ha fatti l'Inter: allora mettiamoci d'accordo sulle regole del calcio e sui criteri per assegnare la vittoria. Il gioco del pallone, però, non è la boxe: il Toro ha giocato e può esserne contento per il prosieguo della stagione, ma nel 2012 - in questo sport - vince ancora chi segna.