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    Toromania: un Toro a metà

    Toromania: un Toro a metà

    • Andrea Piva
    Quattro giorni e qualche ora: è questo il tempo che manca alla chiusura della sessione invernale del calciomercato. Eppure, nonostante da mesi Sinisa Mihajlovic chieda rinforzi, in difesa e a centrocampo non sono ancora arrivati giocatori in grado di aumentare il tasso tecnico dei due reparti. Per il proprio pacchetto difensivo in realtà il tecnico granata può ora contare su Carlao, ma il brasiliano ad oggi è una scommessa, ha bisogno di tempo per adattarsi ad un campionato difficile come quello italiano dopo le ultime tre stagioni vissute con la maglia dell'APOEL Nicosia nel campionato cipriota.

    Nonostante le cessioni di quattro pezzi pregiati come Glik, Maksimovic, Peres e Immobile, quest'estate sono state gettate le basi per costruire qualcosa di importante: è stato ingaggiato un allenatore ambizioso come Mihajlovic, che nella sua carriera da calciatore ha vinto tanto e ora vorrebbe replicare dalla panchina i successi ottenuti, sono stati acquistati giocatori di qualità come Ljajic, Falque e Valdifiori, senza considerare l'arrivo in prestito di Hart. Per far crescere definitivamente il Torino, fargli compiere quel salto di qualità che in questi undici anni e mezzo di presidenza Cairo non è stato ancora fatto, serviva qualcos'altro: in questa sessione di mercato l'occasione era ghiotta, la formazione granata ha terminato il 2016 a ridosso delle cosiddette grandi, ai margini della zona Europa League. Rinforzi tempestivi avrebbero potuto permettere a Mihajlovic e alla squadra di restare in corsa per la qualificazione ad una competizione continentale. 

    Escluso Iturbe, che ha senza dubbio elevato il tasso tecnico dell'attacco, i rinforzi tanto attesi non sono arrivati e l'Europa League ora è più distante. Cairo non deve però rinunciare a rinforzare il suo Torino in questi ultimi giorni di mercato: il campionato è ancora lungo, la squadra granata ha ancora la possibilità di ritagliarsi un ruolo da protagonista e soprattutto darebbe un segnale a squadra, tifosi e Mihajlovic, delle proprie ambizioni.

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