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    Toromania: ultima chiamata per l'Europa. Non si può più sbagliare

    Toromania: ultima chiamata per l'Europa. Non si può più sbagliare

    • Andrea Piva
    La tre giorni di coppe europee che è terminata ieri, i sorteggi dei quarti di finale che si sono tenuti oggi, hanno fatto crescere un po’ di invidia verso gli altri club che sono protagonisti al di fuori dei confini nazioni. Quei confini che spera di poter varcare anche il Torino nella prossima stagione. E guardando la classifica, la partita contro l’Udinese è una sorta di gara da dentro o fuori: sbagliarla, non portare a casa i tre punti, vorrebbe dire rischiare di vedere allontanarsi definitivamente anche l’ottavo posto, quello che potrebbe garantire la qualificazione alla prossima Conference League se l’italia dovesse mantenere la prima posizione nel ranking europeo (o al massimo scendere al secondo posto).

    Il Torino è reduce da quattro buone partite contro squadre che sono tutte davanti in classifica ma in cui ha raccolto appena due punti. Ma se si torna indietro nel tempo, si può vedere come nelle ultime sei partite, ovvero da quando Juric è stato protagonista dell’ormai celebre conferenza stampa in cui ha esplicitato l’obiettivo, indicandolo come la qualificazione a una coppa europea (senza la quale non rinnoverà il contratto), il Torino ha vinto una sola volta, nel match casalingo contro il Lecce. Insomma, il tentativo del tecnico di responsabilizzare la squadra, finora non ha portato frutti. 

    Ora il settimo posto sembra già irraggiungibile, l’ottavo è distante: la Fiorentina ha cinque punti in più e in mezzo ci sono Lazio e Monza. Ecco perché non ci sono più margini di errore per il Torino, soprattutto nelle partite contro squadre tecnicamente alla portata o che affrontano un periodo di difficoltà, come appunto l’Udinese. La gara di domani è già l’ultima chiamata per l’Europa.

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