Toromania: Torino si è dimenticata del Grande Torino
Lo scorso anno, in seguito ad un'iniziativa di alcuni tifosi granata, fu consegnata in Comune una raccolta firme per cambiare la denominazione dello stadio Olimpico, dedicandolo al Grande Torino (come per altro era stato promesso nel 2005) e per illuminare il 4 maggio (il giorno dell'anniversario della tragedia di Superga) di granata la Mole Antonelliana, il simbolo architettonico del capoluogo piemontese, come succede ogni anno per tanti altri eventi o ricorrenze più o meno nobili. Ai tifosi, specialmente quelli residenti a Torino che lo scorso 4 maggio hanno potuto vedere con i propri occhi la Mole colorata di granata, è sembrato quasi scontato che l'iniziativa potesse ripetersi anche nei 4 maggio successivi. Di scontato invece non c'era proprio nulla: l'amministrazione comunale non ha infatti previsto alcuna spesa per l'illuminazione della Mole (nonostante i costi tutt'altro che eccessivi: possono variare da qualche centinaia di euro fino ad un massimo di 7.000 euro nel caso venissero fatti particolari giochi di luce). Solamente dopo che il disappunto dei tifosi e cittadini cresceva il Comune ha dato mandato alla Fondazione Filadelfia di occuparsi dell'organizzazione dell'iniziativa: un compito che non spetta però certamente alla Fondazione, che è impegnata nel reperire fondi per la ricostruzione del Tempio granata e, comprensibilmente, non aveva precedentemente valutato l'ipotesi di reperirne altri per illuminare un monumento cittadino.
Alla fine sarà il Torino F.C ad incaricarsi delle spese e anche il prossimo 4 maggio Valentino Mazzola e compagni verranno ricordati dalla Mole Antonelliana. Tutto bene quel che finisce bene. O quasi, perché il vero lieto fine arriverà quando la città si ricorderà di quel Grande Torino che tanto lustro le ha dato in uno dei momenti più difficili della sua storia.