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    Toromania: tanto piovve che Cairo tuonò. Ora basta torti arbitrali

    Toromania: tanto piovve che Cairo tuonò. Ora basta torti arbitrali

    • Andrea Piva
    Tanto tuonò che piovve, recita un antico proverbio che può essere ora riscritto così: tanto piovve che Cairo tuonò. La pioggia, in questo caso è quella fatta di errori arbitrali che in questo inizio di stagione hanno danneggiato il Torino, errori che hanno fatto seguito a quelli che lo scorso anno sono costati punti chiave nella corsa alla qualificazione alla Conference League. Sono più di 200 gli errori arbitrali che Cairo ha contato negli ultimi tre anni, alcuni clamorosi come il famoso rigore non fischiato per l’entrata di Ranocchia su Belotti in un Torino-Inter di due anni fa, altri magari meno evidenti, ma l’elenco è davvero ampio. 

    Solamente in questo campionato si è più volti sentito Rocchi ammettere gli errori arbitrali ai danni del Torino, dal rigore che non c’era fischiato al Milan alla seconda giornata, al gol ingiustamente annullato a Rodriguez contro il Monza, nell’ultimo turno di campionato. E in quella giornata segnaliamo anche il rigore non fischiato su Lazaro, quando poche ore dopo all’Inter veniva assegnato un rigore anche meno evidente per un fallo su Thuram, che è stato più “furbo” del granata e si è lasciato cadere a terra. 

    Cairo, così come chiunque al Torino, non vuole certo regali da parte degli arbitri ma maggiore attenzione e rispetto sì. Non è possibile che la squadra granata sia così tanto penalizzata. Chissà se lo sfogo presidenziale, più che lecito, servirà a qualcosa. Lo vedremo nelle prossime giornate ma di certo sarà stato meglio che tacere e subire, in silenzio, i continui errori di chi è chiamato a dirigere le partite. 

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