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    Toromania: Simeone a ogni costo

    Toromania: Simeone a ogni costo

    • Andrea Piva
    Giovanni Simeone, senza se e senza ma: è lui, il Cholito, l'attaccante che serve al Torino per andare in Europa. Serve il prima possibile, adesso, prima che la Fiorentina o qualche altra squadra lo porti alla sua corte, non fra un anno o quando Belotti partirà. Per centrare l'obiettivo europeo la squadra granata deve crescere, migliorare in ogni reparto: Salvatore Sirigu, ormai prossimo alla firma, dà certezza tra i pali, Lyanco migliora la difesa (ma non basterà il brasiliano), Simeone può rinforzare, di molto, l'attacco. Sempre ammesso che Belotti resti.

    Simeone non deve essere l'alternativa al Gallo: a Genova ha mostrato di possedere ottime doti tecniche e un buon senso del gol, ma ha bisogno ancora di tempo per poter completare la propria maturazione e, soprattutto, non deve sobbarcarsi le pressioni che il ruolo di sostituto di Belotti comporterebbero. Perciò questo è il momento giusto per acquistare il Cholito, ora che Belotti potrebbe restare, che l'offerta da 100 milioni di euro non è ancora arrivata e che in questa sessione di mercato sembra poter non arrivare: un campionato all'ombra del Gallo potrebbe far sì che Simeone riesca, in tranquillità, a far uscire tutto il proprio talento. Ma non solo, l'attaccante argentino sarebbe l'acquisto giusto per il Torino anche perché può giocare tranquillamente sia da prima che da seconda punta, quindi sia come alternativa di Belotti che con Belotti: il Cholito darebbe quindi anche la possibilità a Sinisa Mihajlovic, se lo vorrà, di cambiare modulo, di passare dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2.

    La trattativa con il Genoa non sarà facile da portare a termine, sia per richieste economiche di Preziosi, sia per la concorrenza che c'è sul giocatore. Per terminare il prossimo campionato almeno al settimo posto al Torino servono acquisti di questo tipo, considerando anche che le concorrenti si stanno rinforzando (vedi il Milan). I soldi ricavati dalla cessioni dei vari Maksimovic, Peres, Jansson, Martinez, senza considerare quelli che arriveranno da Avelar, Ajeti, Carlao e gli altri partenti, devono essere reinvestiti: in parte per Giovanni Simeone.

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