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Toromania: senza stimoli, senza obiettivi
Il centrocampista, infatti, ha dichiarato: “Per la classifica che abbiamo, è meglio non porsi obiettivi”. Tralasciamo poi “il lavoro quotidiano”, “pensiamo partita dopo partita”, “cerchiamo di scendere in campo sempre concentrati”, le solite banalità insomma. Ma una squadra come il Toro, chiaramente costruita per l’Europa dopo il mercato estivo, non può non avere più obiettivi quando si è appena compiuto il giro di boa. Qualcosa non ha funzionato, qualcosa si è rotto dopo la sconfitta di Carpi, e Ventura, almeno fino ad oggi, non è riuscito a porre rimedio. C’è poi un altro passaggio dell’intervista ad Alessandro Gazzi che lascia a bocca aperta, e che va decisamente in controtendenza rispetto al percorso di crescita spesso invocato dal tecnico. “Su questa squadra si sono create delle false aspettative – prosegue il centrocampista – e l’inizio di campionato ci ha fatto uscire dalla nostra reale dimensione”. I tifosi non ci stanno, la dimensione del Toro non può essere un anonimo undicesimo posto e senza obiettivi a poco più di metà campionato. La crescita, almeno fino al primo febbraio, non si vede, e anzi, si sono fatti tanti passi indietro rispetto alle precedenti stagioni. Senza stimoli e senza obiettivi, arrivare al 15 maggio sarà un cammino lunghissimo: per squadra e tecnico, ma soprattutto per i tifosi.
Emanuele Pastorella