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    Toromania: ripartire da Nicola. Non confermarlo sarebbe un errore

    Toromania: ripartire da Nicola. Non confermarlo sarebbe un errore

    • Andrea Piva
    Finalmente è finita. E lo ripetiamo per il secondo anno consecutivo, dopo un'altra stagione di tribolazioni e sofferenze, una salvezza conquistata nelle ultime curve del campionato, dopo essere stati anche al penultimo posto a metà campionato, dopo un altro 0-7 subito in casa. Così come l’anno scorso, a far arrivare in porto la barca Torino, che più volte sembrava destinata ad affondare, è stato un tecnico con il cuore granata, chiamato a stagione in corso con il compito di salvare il salvabile. Un anno fa era stato Moreno Longo a essere incaricato della difficile missione, ora Davide Nicola. E proprio come un anno fa l’allenatore, nonostante l’obiettivo raggiunto, rischia di essere messo immediatamente alla porta con un lapidario “arrivederci e grazie”.

    Fu un errore non confermare Longo e affidare la guida della squadra a Giampaolo, rischia di essere un altro errore non rinnovare il contratto a Nicola per prendere Juric o un altro tecnico. L’attuale tecnico del Torino ha dimostrato sul campo, con i risultati, di meritare la conferma con una squadra costruita da lui e per lui. Non è un caso che tra i principali protagonisti del girone di ritorno del Torino ci siano stati due calciatori richiesti propio da Nicola: Rolando Mandragora e Antonio Sanabria. Chissà che risultati potrebbe ottenere con un’intera squadra creata per il suo credo calcistico e seguendo le sue indicazioni. Non va poi sottovalutato il gran lavoro fatto a livello psicologico sui giocatori. “Questi hanno la melma nella testa” aveva affermato sconsolato Giampaolo dopo una delle tante rimonte subite, con Nicola il trend è stato invertito e (eccezion fatto per la disastrosa parentesi delle gare contro Milan e Spezia) in campo si è visto un Torino giocare con cuore e determinazione, capace di rimontare gli avversari più che di farsi rimontare. 

    Certo è che Nicola, Juric o qualsiasi altro allenatore non potranno da soli far fare il salto di qualità alla squadra, servirà un cambio di passo in società, quello che i tifosi granata attendono invano da molti anni.

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