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    Toromania, Petrachi contro Cairo: così il Toro rischia di farsi male da solo

    Toromania, Petrachi contro Cairo: così il Toro rischia di farsi male da solo

    • Andrea Piva
    Mai prima d’ora, da quando la vittoria vale tre punti, il Torino a cinque giornate dalla fine del campionato, è stato in corsa per obiettivi quali la Champions League. Mai, dalla stagione 1976/1977, ha partecipato alla più prestigiosa competizione europea. E proprio ora che la squadra di Walter Mazzarri può sognare traguardi importanti ma è anche un passo dal rimane a bocca asciutta, fuori anche dall’Europa League, in casa granata è scoppiata la grana direttore sportivo. Momento più sbagliato di questo per andare alla pubblica rottura tra Urbano Cairo e Gianluca Petrachi (i due più importanti dirigenti del Torino) non ci poteva essere. 

    Eppure, a pochi giorni di distanza da una partita importante e delicata come lo è quella contro il Milan, il ds granata ha scelto di rendere di pubblico dominio il proprio malcontento per alcune dichiarazioni di Cairo riguardo ai contatti avuti tra Petrachi e la Roma (la sua probabile futura squadra, nonché attuale rivale del Torino per la corsa Europa). “Dopo dieci anni di rapporto professionale con il Torino, non credo sia giusto mettere in discussione la mia lealtà e professionalità” ha tuonato il direttore sportivo. E ancora: “Mi dispiace dover constatare, quindi, che forse è il Presidente Cairo che non ha più fiducia nei miei confronti e ne prendo atto con rammarico”.

    Frasi forti arrivate nel momento sbagliato che rischiano di destabilizzare l’ambiente granata nel momento più delicato della stagione. Toccherà ora a Mazzarri isolare la propria squadra delle beghe societarie, certo è che con una posta così alta in palio e allo stesso tempo il rischio concreto di rimanere per l’ennesima stagione fuori dall’Europa al Torino sarebbe servita maggiore serenità. Non queste esternazioni pubbliche di Petrachi. 

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