Toromania| Orgogliosi ma stufi
E' ormai storia nota l'infinita girandola di allenatori e direttori sportivi di questi cinque anni di sua presidenza. La precarietà in cui ha vissuto tutto l'ambiente granata è qualcosa che, alla fine, è costato caro a tutti e anche allo stesso editore alessandrino: d'altronde il calcio non è un'azienda come tutte le altre, dove competizione e 'tempo determinato' probabilmente portano (almeno nel breve termine) qualche risultato. Si dice che il nuovo corso ricominci dal ds Petrachi, che da poco ha firmato un biennale: bene, ha dimostrato di sapersi muovere sul mercato con poco o nulla, ma ora – per responsabilità non sue - dovrà fare di più anche lui, perché purtroppo a Torino la fiducia non manca mai, ma stavolta tutti vorranno garanzie, non parole.
E adesso che anche le tasche del presidente Cairo rischiano di essere toccate duramente da questo 'colpo', forse lo stesso patron si chiederà davvero come agire per risistemare le cose. Ma farsi questa domanda - e trovare una risposta in tempi rapidi - è assolutamente necessario, altrimenti sarà bene mettersi alla ricerca di un compratore che, in fretta, possa prendere il suo posto.