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Toromania: ok Kalinic e Ramirez, ma senza regista il mercato è insufficiente
Lucas Torreira, il grande sogno di mercato corteggiato e inseguito da mesi, è sempre più lontano. Al momento si può proprio dire che è distante circa 1.400 chilometri, quelli che separano Torino da Madrid, dove attualmente il regista uruguaiano si trova in attesa di firmare il proprio contro l’Atletico. L’affare con i Colchoneros non è ancora chiuso perché prima il club spagnolo deve vendere, ma servirebbe un vero e proprio miracolo per far arrivare il giocatore in granata. Anche se non dovesse essere Torreira, Davide Vagnati in questi ultimi due giorni della sessione estiva di calciomercato dovrà comunque trovare un regista dai piedi educati, capace di dirigere il gioco: se non ci dovesse riuscire il mercato del Torino non potrà essere giudicato sufficiente.
Nel 4-3-1-2 di Giampaolo, che sembra non avere la minima intenzione di cambiare modulo neanche nel caso in cui non dovessero arrivare i giocatori giusti per la sua idea di calcio abbinata a questo schema (un’ostinazione che in passato ha pagato anche con cattivi risultati e l’esonero), il regista è fondamentale. Qui entra in gioco anche Urbano Cairo, senza il suo consenso ad aprire il portafoglio Vagnati non può chiudere nessuna trattativa: senza spendere un play di qualità non lo si trova.