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    Toromania: non serve pensarci troppo, Praet va tenuto

    Toromania: non serve pensarci troppo, Praet va tenuto

    • Andrea Piva
    Si dice che ci rendiamo conto di quanto sia importante una persona quando la si perde, ma anche quando torna se ne può avere un’altra prova. Come nel caso di Dennis Praet. Di quanto sia importante il belga per gli equilibri e il gioco del Torino se ne è avuta l’ennesima prova contro l’Atalanta dove è stato tra i migliori in campo: suo l’assist per l’1-0 di Sanabria, sue le imbucate per Pobega e ancora Sanabria nelle azioni che hanno portato al terzo e al quarto gol, sue tante altre giocate di qualità. Il centrocampista è arrivato in estate in prestito dal Leicester e ha una clausola per il riscatto molto alta, 15 milioni di euro, ma se c’è un giocatore sul quale vale la pena investire quei soldi, quello è proprio Praet. 

    Non è un caso che il calo del Torino nel girone di ritorno sia coinciso proprio con il periodo in cui il belga non era a disposizione a causa di un infortunio al piede. A inizio febbraio, quando Praet è stato costretto a fermarsi, la squadra granata non era così distante dal settimo posto, poi ha perso qualche punto di troppo contro squadre alla portata come Venezia, Cagliari, Bologna Genoa (tre sconfitte e uno 0-0 contro i felsinei in questo periodo): chissà cose sarebbero finite quelle gare se Juric avesse potuto contare sulla qualità e sulle geometrie di Praet sulla trequarti. Difficile dirlo ma non è troppo azzardato pensare che perlomeno il Torino sarebbe a pari punti con il Verona al nono posto in classifica. Non bisogna pensarci troppo: Praet va tenuto. 

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