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Toromania: Niang da vendere, ma non da svendere
L'attaccante senegalese in questa stagione ha deluso in pieno le aspettative: in tutto il campionato non ha quasi mai dimostrato di valere quei 15 milioni che il Torino ha speso per acquistarlo dal Milan (mai il presidente Urbano Cairo aveva sborsato una cifra simile per un solo calciatore), neanche con Sinisa Mihajlovic, che lo aveva fortemente voluto un granata esponendosi in prima persona per il suo acquisto, Niang è riuscito a offrire prestazioni degne di nota. Ora il calciatore franco-senegalese è sul mercato e ai dirigenti granata non resta che l'arduo compito di trovare una società disposta ad acquistarlo arrivando a spendere almeno quei 15 milioni che permetterebbero di non andare in perdita nell'affare.
Dalla cessione di Niang dipenderà anche in parte la campagna acquisti del Torino: incassare una cifra importante dalla vendita del numero 11 potrà permettere a Cairo di mettere a segno colpi di un certo tipo, per i quali sarà necessario spendere anche cifre superiori ai 10 milioni. Per vendere al meglio l'attaccante il presidente granata non potrà contare neanche sull'aiuto di Mino Raiola, procuratore molto discusso ma che sa come piazzare al meglio i propri assistiti, che è stato scaricato negli scorsi mesi da Niang. Al Torino non resta che sperare che l'attaccante sia autore di un Mondiale di alto livello, la manifestazione in Russia potrà determinare il prezzo del suo cartellino: vendere senza svendere Niang non sarà facile, ma il Toro dovrà trovare il modo di riuscirci.