Toromania: derby da sogno in coppa con la Juve
Ora, tra esattamente due settimane, ci sarà il derby di coppa. Già le stracittadine sono partite a sé, figuriamoci in questo caso, che una tra Toro e Juve sarà eliminata proprio dagli acerrimi nemici. I granata hanno la possibilità di vivere una serata da sogno, perché tutti sanno quanto i tifosi tengano a questa sfida, specialmente ora che in palio ci sarà il passaggio ai quarti di finale. Le dichiarazioni del post partita contro il Cesena lasciano intendere tutta la carica dello spogliatoio granata: “Volevamo intensamente questa nuova sfida alla Juventus: e ora che l’abbiamo conquistata, faremo di tutto per espugnare lo Stadium”. Prima del derby, però, il Toro avrà due impegni di campionato particolarmente delicati. Tra pochi giorni arriva una Roma ferita e con Garcia in odore di ultima spiaggia, dopo le ultime deludenti uscite. E poi, sabato 12, la trasferta di Reggio Emiia al Mapei Stadium, contro il Sassuolo, in un match che sa tanto, almeno in questo preciso momento del campionato, di scontro diretto per l’Europa.
La testa dei giocatori, quindi, è inevitabilmente alle prossime gare di serie A, e dopo due vittorie di fila che hanno rilanciato la squadra di Ventura, fermarsi proprio adesso sarebbe un errore imperdonabile. Quella dei tifosi, invece, è già diretta alla sera del 16 dicembre, quando si proverà nuovamente a espugnare uno Juventus Stadium ancora inviolato. E da cui, in queste stagioni, si è sempre usciti sconfitti. In coppa, però, la vittoria, così come la sconfitta, varrà doppio. Il Toro troverà una Juventus completamente diversa da quella che ha affrontato circa un mese in campionato: ora ha un’identità, è tornata a far paura alle prime classificate e ha già strappato il pass per gli ottavi di Champions. Ma se già in un derby “normale” può succedere di tutto, figuriamoci in quello di coppa. E i tifosi, intanto, sognano: le statistiche dicono che l’ultima volta in cui c’è stato il derby della Mole in coppa Italia, i granata non solo hanno eliminato la Juve, ma poi hanno addirittura alzato il trofeo.
Emanuele Pastorella