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    Toromania: Mazzarri, meno alibi e più coraggio

    Toromania: Mazzarri, meno alibi e più coraggio

    • Andrea Piva
    Il giorno dopo Spal-Torino si fatica a pensare allo 0-0 di Ferrara come a un pareggio, è più forte l'idea che al Mazza sia arrivata una sconfitta. Doveva e poteva vincere la formazione granata, per tanti motivi: dare una scossa alla classifica e raggiungere la Sampdoria sconfitta nell'anticipo di sabato, dare continuità al successo di una settimana prima contro l'Inter, dimostrare in maniera netta, nella settimana dei larghi successi delle rivali di Fiorentina e Atalanta contro Roma e Juventus, di poter essere all'atezza per giocarsela fino alla fine per un posto in Europa League. E alla fine ci si ritrova a dover rigraziare Valoti per quel gol divorato nel finale che avrebbe potuto regalare la vittoria ai padroni di casa. 

    Una squadra che ha un solo risultato a disposizione, come il Torino, che gioca contro una formazione qualitativamente inferiore, come la Spal, non può fare un solo tiro verso la porta avversaria in tutti i novanta minuti, non può rinunciare dall'inizio a quei pochi giocatori di qualità che ha, come Baselli e Falque, non può avere timore dell'avversario neanche dopo essere rimasto in inferiorità numerica al 60'. Non ha avuto coraggio il Torino e non lo ha avuto soprattutto Mazzarri, che nella ripresa ha rinunciato anche ai due attaccanti per rinforzare il centrocampo, togliendo Zaza e inserendo Baselli, con Belotti che inoltre era spesso costretto a tornare per dare una mano alla squadra in fase difensiva. Eppure il Torino doveva vincere. 

    A fine partita Mazzarri si è poi scagliato contro l'arbitraggio reclamando un rigore (inesistente) su Belotti e definendo ingiusta l'espulsione (sacrosanta) di Nkoulou. Ma se il Torino contro la Spal non è andato oltre lo 0-0 la colpa non è del pur pessimo Mariani, stavolta è proprio Mazzarri ad aver toppato nelle scelte, sia quelle della formazione iniziale che nei cambi. L'allenatore toscano ha più volte dimostrato di saper fare molto bene il proprio mestiere e la sua squadra è ancora in corsa per la zona Europa League: ora però il Torino non può più sbagliare e deve giocare per vincere, non per non perdere. 
     

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