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    Toromania: lanciare ora i giovani sarebbe sbagliato

    Toromania: lanciare ora i giovani sarebbe sbagliato

    • Andrea Piva
    Puntuale come le tasse, quando il campionato sta prendendo una piega indesiderata arriva la proposta di lanciare i giovani. A promuovere quest'idea per il finale di stagione è stato direttamente il presidente Urbano Cairo: “Dobbiamo lanciare i giovani, provarli in vista della prossima stagione, farli crescere”. Dietro a quella che, senza dubbio, è una proposta sensata in ottica futura si cela però un altro messaggio: quello di una resa. Alla qualificazione all'Europa League, obiettivo più volte dichiarato (da addirittura l'estate del 2016), sembra non crederci neanche più il massimo dirigente granata, ma quella di lanciare i giovani nelle prossime partite potrebbe non essere una buona idea.

    Innanzitutto è doverosa una precisazione: i giovani a cui ha fatto riferimento Cairo non sono i più promettenti giocatori della Primavera ma in alcuni casi il riferimento era a giocatori di 22 e 23 anni che alle spalle hanno diversi campionati tra i professionisti. Fatta qualche eccezione, come possono essere i classe '97 Edera, Lyanco e Milinkovic-Savic, gli altri giocatori a cui si è riferito il presidente del Torino, come ad esempio Barreca e Berenguer, sono più che altro calciatori che, per motivi differenti, finora hanno giocato di meno. Schierare però nelle prossime giornate in maniera massiccia le varie seconde linee (riserve, giovani o presunti tali) potrebbe però essere un azzardo è il rischio è quello di “bruciare” diversi giocatori. 

    Dopo le tre sconfitte consecutive maturate contro Juventus, Verona e Roma, il Torino ha ora bisogno di una serie di risultati positivi che, anche se non dovessero riaprire i discorsi relativi alla qualificazione alla prossima Europa League, porterebbero comunque un po' di serenità all'ambiente. Mandare ora in campo giocatori che finora sono rimasti per lo più in panchina, giocatori con poca o nulla esperienza in serie A in questo momento potrebbe non portare benefici né al Torino, né ai singoli calciatori. La priorità per Walter Mazzarri è ora quella di far uscire la squadra dal tunnel nel quale è entrata, dopo averlo fatto potrà pensare a lanciare i giovani.

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