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Toromania: stringere i denti, la pausa e il mercato possono poi rivitalizzare il Toro
Il Torino ha bisogno di ricaricare le pile, di ritrovare le energie fisiche e mentali, di recuperare quello smalto perso nelle ultime settimane. A tal proposito la sosta natalizia arriva come manna dal cielo, così come anche la riapertura del mercato che porterà alla corte di Mihajlovic nuove risorse per poter proseguire la rincorsa all'Europa League. Prima di staccare la spina, però, Vives e compagni saranno chiamati ad un ultimo sforzo: giovedì al Grande Torino arriva il Genoa. Se la partita contro la formazione di Juric sarà o meno quella del ritorno alla vittoria dipenderà molto da Mihajlovic: da un mese, infatti, non si vede più il suo Toro. Contro Crotone, Chievo e Pisa i risultati positivi hanno fatto sì che le prestazioni sottotono passassero in secondo piano ma nelle ultime tre partite le reti di Falque, Belotti, Ljajic e le parate di Hart non sono più bastate per poter sorridere nonostante prestazioni non all'altezza. È chiaro che ci sia qualcosa a livello fisico, mentale e tattico che non va come dovrebbe. Mihajlovic dovrà quindi essere bravo a far si che i suoi giocatori riescano a dare fondo alle ultime risorse fisiche e nervose a loro disposizione prima di poter riposare.
A Napoli il Torino ha perso anche per gli esperimenti tattici non riusciti di Mihajlovic (come Zappacosta avanzato a centrocampo), con il Genoa dovrà vincere grazie alle qualità caratteriali, ma non solo, del suo allenatore.