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    Toromania: la rivincita di Mazzarri

    Toromania: la rivincita di Mazzarri

    • Andrea Piva
    Chissà quali sensazioni avrà realmente provato Walter Mazzarri dopo aver battuto l'Inter nel primo incontro da avversario, dopo quell'esonero nel 2014 che ha macchiato un curriculum altrimenti perfetto. In conferenza stampa l'allenatore del Torino ha preferito vestire i panni del diplomatico: “Nessuna rivincita contro l'Inter” ha dichiarato, aggiungendo pero che “la carriera parla per me e anche i numeri”. Qualche sassolino dalle scaroe se l'è comunque voluto togliere, d'altronde quei numeri che dicono nella stagione 2014/2015 ha fatto qualificare la formazione nerazzurra all'Europa League grazie al quinto posto in campionato (nelle due precedenti stagioni l'Inter aveva ottenuto un sesto e un nono posto) e l'anno successivo, nonostante l'arrivo di Roberto Mancini al suo posto la formazione nerazzura non è andata oltre all'ottavo posto.

    Forse a Milano si sono sbarazzati troppo presto di Walter Mazzarri, un messaggio che l'allenatore toscano ha provato a mandare ieri, a suo modo: vincendo. Da un punto di vista qualitativo tra Inter e Torino la differenza è evidente e i quattordici punti che le separano in classifica (diciassette prima di ieri) ne sono la dimostrazione. Mazzarri però è riuscito per più di un'ora a imbrigliare il gioco avversario e solo nell'ultima mezz'ora l'Inter ha messo davvero paura al Torino chiudendolo nella propria area di rigore. Ma i granata erano già in vantaggio (grazie al gol di un altro ex come Ljajic) e avevano sfiorato in due occasioni la rete del raddoppio: nel finale hanno sì sofferto ma dopo il triplice fischio di Tagliavento hanno anche potuto festeggiare per la vittoria.

    Dopo questo 1-0 sognare la rimonta fino al settimo posto in casa Torino ora è obbligatorio. Per andare in Europa League nelle ultime sette giornate si dovranno superare tre squadre: l'Atalanta, la Sampdoria e la Fiorentina. Le prime due sono ora a sole a tre lunghezze di distanza (contro i bergamaschi c'è ancora lo scontro diretto da giocare), i viola a cinque. Se i granata riescono a mantenere la cattiveria mostrata contro l'Inter e ad essere cinici come nelle ultime partite la “remuntada” non è impossibile.

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