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Toromania: la rivincita di Mazzarri
Forse a Milano si sono sbarazzati troppo presto di Walter Mazzarri, un messaggio che l'allenatore toscano ha provato a mandare ieri, a suo modo: vincendo. Da un punto di vista qualitativo tra Inter e Torino la differenza è evidente e i quattordici punti che le separano in classifica (diciassette prima di ieri) ne sono la dimostrazione. Mazzarri però è riuscito per più di un'ora a imbrigliare il gioco avversario e solo nell'ultima mezz'ora l'Inter ha messo davvero paura al Torino chiudendolo nella propria area di rigore. Ma i granata erano già in vantaggio (grazie al gol di un altro ex come Ljajic) e avevano sfiorato in due occasioni la rete del raddoppio: nel finale hanno sì sofferto ma dopo il triplice fischio di Tagliavento hanno anche potuto festeggiare per la vittoria.
Dopo questo 1-0 sognare la rimonta fino al settimo posto in casa Torino ora è obbligatorio. Per andare in Europa League nelle ultime sette giornate si dovranno superare tre squadre: l'Atalanta, la Sampdoria e la Fiorentina. Le prime due sono ora a sole a tre lunghezze di distanza (contro i bergamaschi c'è ancora lo scontro diretto da giocare), i viola a cinque. Se i granata riescono a mantenere la cattiveria mostrata contro l'Inter e ad essere cinici come nelle ultime partite la “remuntada” non è impossibile.