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    Toromania: la forza del calendario per credere nel sogno

    Toromania: la forza del calendario per credere nel sogno

    Crederci? Davvero? Probabilmente, in casa granata ogni sogno è legittimo, quando la squadra che precede in classifica è il Napoli. Il Napoli, quella squadra che in attacco può alternare Callejon, Higuain, Hamsik, De Guzman, Gabbiadini, Insigne, Mertens e Zapata, laddove i granata hanno Lopez, Martinez, Amauri e Quagliarella. Il Napoli che vanta singoli giocatori (come il Pipita) che valgono quanto l'intero organico granata. Il Napoli che ora è solo 5 lunghezze sopra i “poveri” uomini di Ventura, 5 lunghezze che avrebbero potuto essere ancora meno se fosse stato diverso il risultato del discusso – per decisioni arbitrali – scontro diretto del girone d'andata.

    Cinque lunghezze che restano comunque molte, specie se a inseguire gli azzurri è un gruppo assolutamente ristretto, fatto di giocatori spremuti fin dai tempi dei preliminari di Europa League e passando per gli impegni con le rispettive nazionali (quello di Darmian, con più di 3000 minuti giocati, è l'esempio che rende meglio l'idea di quanta fatica sia stata chiesta a lui e ai suoi sodali in quest'annata). Ma gli effetti dell'iper-sforzo non si vedono più di tanto sui polpacci di Glik e compagni, e la formazione di Benitez non sembra riuscire a metter la testa fuori dalla crisi che l'ha colpita. Non solo: a confortare il popolo del Toro, facendogli credere nella realizzazione di un sogno (anzi nel bis, dopo averlo centrato lo scorso anno e consolidato nell'attuale stagione), c'è un altro, importante elemento: il calendario.

    Non quello dei granata sia così semplice: dovranno pur sempre affrontare Juventus, Roma, Milan, Genoa e altre avversarie di assoluto valore. Ma non hanno in programma scontri diretti con le realtà che attualmente si contendono il 6° posto, ossia – oltre allo stesso Napoli – in pratica Fiorentina e Sampdoria. Viola e blucerchiati sono invece entrambi attesi dai partenopei: due scontri diretti, per l'appunto, di cui il Torino potrebbe approfittare per avvicinare, giocoforza, almeno una delle compagini coinvolte in questa corsa all'ultimo piazzamento europeo. E il finale di campionato, contro degli undici tranquilli quali Sassuolo, Empoli e Chievo (per tacere del Cesena al'ultima giornata), potrebbe regalare ai piemontesi uno sprint in grado di spaventare chi li precederà. Se ancora li precederà.

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