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    Toromania: l'ultimatum è scaduto, ora i supplementari

    Toromania: l'ultimatum è scaduto, ora i supplementari

    Il termine è scaduto: il mese è finito, i giocatori importanti del Torino sono tutti ancora al proprio vecchio posto. Dunque, secondo la promessa di Urbano Cairo, lì dovrebbero rimanere anche per la prossima stagione. “Non vogliamo ripetere l’errore commesso lo scorso anno, con la cessione di Cerci a fine mercato: se arriveranno proposte di rilievo per i nostri top player, le esamineremo entro e non oltre il 30 giugno”. Ipse dixit. Ma sarà davvero così che andranno le cose?

    Presumibilmente, no. Gli altri club non sono infatti inclini a piegarsi ai diktat di un proprietario, o alle sue esigenze particolari; se una società è sinceramente interessata a – per fare un esempio, non casuale – Matteo Darmian, può accadere che prima di racimolare la cifra più vicina alla richiesta dello stesso patron granata (20 milioni di euro) debba fare in modo di trovarli, quei soldi. Tramite cessioni, ricapitalizzazioni o quant’altre considerazioni un proprietario possa dover fare. E queste tempistiche non sempre possono coincidere con le preferenze altrui, come accade con il Torino e con il suo termine fissato al 30 giugno.

    Ora, in via dell’Arcivescovado sembra essere stato fissato un nuovo termine: quello dell’8 luglio, quando la squadra e lo staff si ritroveranno per poi partire alla volta di Bormio, dove effettueranno la preparazione estiva. E’ per allora che Cairo vorrebbe che il Torino avesse, eventualmente, ceduto alcuni dei suoi pezzi migliori. Non foss’altro che per il budget acquisti, al momento esauritosi con il tesseramento di Obi: per arrivare agli elementi mancanti (regista e punta) serve prima far cassa. Il termine è scaduto, sì, ma il Torino Fc va ai supplementari; sperando stavolta siano sufficienti.

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