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Toromania: l'Olimpico ormai è un tabù
L’Olimpico è ormai diventato un tabù, mentre ad inizio stagione era un vero e proprio fortino. Dall’en plein delle tre vittorie nelle prime tre uscite, si è passati a una media di 0.6 di queste ultime tre sfide. E la gente, pian piano, si sta stufando. Ieri, grazie anche alla politica dei prezzi popolarissimi del presidente Urbano Cairo, erano oltre ventimila, e non sono stati ripagati con uno spettacolo degno. Come giustamente ha detto il tecnico Ventura, la squadra comunque ha creato almeno quattro occasioni clamorose (il colpo di testa di Belotti, i due tiri-cross di Immobile che hanno attraversato tutta l’area, la serpentina solitaria di Baselli) più il rigore nel finale, anche se la vittoria non è arrivata. La squadra, quindi, ha dato segni di vita, a tratti anche incoraggianti, ma la sostanza è che anche il Carpi non esce assolutamente con le ossa rotta dalla casa del Toro. Ed è un grandissimo rammarico per tutto l’ambiente, perché con qualche punto in più in queste ultime gare disputate all’Olimpico, non si sarebbe comunque potuto lottare per qualcosa di importante, ma la classifica sarebbe stata certamente più bella e l’ambiente sicuramente più unito. Invece, la Maratona ha praticamente licenziato Ventura e fischiato nuovamente la squadra: che finisca al più presto questo maledetto campionato, cominciato alla grandissima ma che, da qualche mese, ha preso una brutta piega.
Emanuele Pastorella