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Toromania: l'esperienza è in casa, arrivano i giovani
Il Torino di Petrachi & Ventura si conferma una società dalla lunga memoria...affettiva: quando si innamora di un giocatore, se non riesce a prenderlo oggi torna a bussare alla sua porta domani, e dopodomani, e nelle settimane e mesi successivi. E anni. E' accaduto ai granata dell'attuale ciclo di portare a casa degli uomini dopo averli corteggiati anche per un biennio: Barreto, Gillet, Gazzi e altri ancora. E' ora è stato il turno di Afriye Acquah, inseguito lo scorso anno e a gennaio, e ora finalmente conquistato.
Con le due ultime operazioni di mercato, una pedina è andata definitivamente a posto: quella dell'interno destro di centrocampo, nel 5-3-2 di mister Ventura. In quella posizione si alterneranno il ghanese e Marco Benassi, riscattato alle buste dall'Inter: prospetti simili, spese analoghe (3 milioni per il primo, 3,3 per la metà del secondo), entrambi giovani (classe 1992 l'africano, 1994 l'Under 21 azzurro). Un bel segnale, questo della linea verde, per una mediana che potrebbe arricchirsi di altri talenti sotto i 25 anni, come Jorginho.
D'altronde parliamo del club Campione d'Italia Primavera, che dei giovani storicamente si è sempre fatto forza (anche se purtroppo nessuno dei ragazzi cresciuti da Moreno Longo ha finora vissuto il passaggio in prima squadra). Non è un caso che sia arrivato anche Avelar (26enne) e che si trattino, per l'attacco, elementi quali Duvan Zapata (il colombiano è del '91). L'esperienza, infatti, in casa c'è già: ha i nomi di Bovo, Moretti, Molinaro, Gazzi, Vives e Quagliarella. E anche di capitan Glik, 27 anni ma già veterano; sempre che il nazionale polacco resista alle mille sirene che cantano per lui.
Con le due ultime operazioni di mercato, una pedina è andata definitivamente a posto: quella dell'interno destro di centrocampo, nel 5-3-2 di mister Ventura. In quella posizione si alterneranno il ghanese e Marco Benassi, riscattato alle buste dall'Inter: prospetti simili, spese analoghe (3 milioni per il primo, 3,3 per la metà del secondo), entrambi giovani (classe 1992 l'africano, 1994 l'Under 21 azzurro). Un bel segnale, questo della linea verde, per una mediana che potrebbe arricchirsi di altri talenti sotto i 25 anni, come Jorginho.
D'altronde parliamo del club Campione d'Italia Primavera, che dei giovani storicamente si è sempre fatto forza (anche se purtroppo nessuno dei ragazzi cresciuti da Moreno Longo ha finora vissuto il passaggio in prima squadra). Non è un caso che sia arrivato anche Avelar (26enne) e che si trattino, per l'attacco, elementi quali Duvan Zapata (il colombiano è del '91). L'esperienza, infatti, in casa c'è già: ha i nomi di Bovo, Moretti, Molinaro, Gazzi, Vives e Quagliarella. E anche di capitan Glik, 27 anni ma già veterano; sempre che il nazionale polacco resista alle mille sirene che cantano per lui.