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    Toromania: l'Aia si scusa col Milan per l'errore di Serra, perché non l'ha fatto anche con il Toro?

    Toromania: l'Aia si scusa col Milan per l'errore di Serra, perché non l'ha fatto anche con il Toro?

    • Andrea Piva
    Il fallo su Rebic, il pallone che arriva a Messias che tira e segno. Il fischio dell’arbitro, prima che il brasiliano calciasse, ha però reso vano il gesto tecnico e la rete: un errore grave da parte dell’arbitro Serra che ha penalizzato il Milan. Immediatamente sono arrivate le scuse del direttore di gara e anche quelle dell’Aia. Addirittura quelle dell’Aia verrebbe da dire, considerato che per episodi simili capitati negli scorsi al Torino tutta questa fretta di chiedere perdono non si è vista. 

    Riavvolgiamo il nastro. Stagione 2017/2018, prima giornata di campionato e esordio del Var nella serie A italiana: Bologna e Torino sono sull’1-1 all’85’ Berenguer raccoglie un pallone nell’area avversaria, calcia e segna. Peccato che non appena la palla sia arrivata allo spagnolo Massa abbia interrotto il gioco per un fuorigioco che in non c’era: il suo fischio ha inoltre reso inutilizzabile l’intervento del Var. Un errore che può capitare, considerando che all’epoca i fischietti non erano certo abituati all’utilizzo della nuova tecnologia. Più di un anno dopo la scena si è ripetuta alla Dacia Arena: Udinese e Torino sono sullo 0-0, sempre Berenguer raccoglie un cross di Falque e di testa segna. Non appena la palla è arrivata allo spagnolo, però, Valeri ha fermato il gioco su segnalazione de guardalinee senza aspettare di capire se quell’incornata fosse terminata in rete o sul fondo. Le immagini diranno poi che la posizione di Berenguer era nettamente regolare ma a causa del fischio dell’arbitro prima che la palla entrasse non è stato potuto convalidare il gol. Poco dopo l’Udinese avrebbe segnato l’1-0 (la partita è poi finita 1-1). 

    Così come il Milan contro lo Spezia, anche in questi due casi simili il Torino è stato penalizzato, come mai l’Aia non si è prodigata a scusarsi anche con la società granata? E’ normale che sia poi difficile credere che la sudditanza psicologica non esista. 

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